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Pescara, 07/07/2025
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Data: 21/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’invasione dei tassisti romani. Al via il processo per le licenze facili in massa protestano davanti al tribunale

Sono arrivati a Pescara da Roma con il pullman della legalità per assistere all’udienza preliminare del processo sulle licenze facili rilasciate dai Comuni di Turrivalignani, San Vito Chietino e Treglio a 22 noleggiatori ritenuti abusivi. Ieri mattina una trentina di tassisti e autonoleggiatori romani, appartenenti all’Associazione legale taxi, hanno protestato davanti al tribunale con tanto di striscioni piuttosto corrosivi: «Abruzzo terra forte e gentile... ma con l’Ncc abusivo dentro al fienile», «I tassisti e gli autonoleggiatori romani chiedono giustizia», «Associazione a delinquere e il sindaco arrestato... a Roma si chiama libero mercato». E non hanno neppure lesinato fischi e urla contro un paio di imputati che sfollavano dopo il rinvio lampo dell’udienza per la mancata notifica a 5 dei 24 imputati. «Il gup Sacco - hanno detto gli avvocati Fabio Ramacci e Alessandro Marcucci che si sono costituiti parte civile per conto di Associazione tutela legale taxi, Federazione taxi Cisal Roma, Sacat, Anar, Movimento italiano tassisti, Ugl taxi e cinque singoli operatori romani - dovrà pronunciarsi sulla nostra richiesta nel corso della prossima udienza, ma considerando che siamo già stati ammessi come parti civili nel procedimento aperto a Lanciano e poi riunito a Pescara, non dovrebbero esserci problemi». «I noleggiatori e i tassisti romani - hanno aggiunto i due legali - si sentono danneggiati dal rilascio di queste licenze, che considerano avvenuto in maniera illecita e intendono chiedere un risarcimento, facendo valere le proprie ragioni».
CONCORRENZA SLEALEAlla protesta era presente anche Riccardo Cacchione dell’Associazione legale taxi che ha sottolineato come «la vicenda delle licenze facili in Abruzzo non solo crea una concorrenza sleale per gli autonoleggiatori e i tassisti romani, ma penalizza fortemente anche il territorio abruzzese visto che non crea posti di lavoro in questa regione e lascia scoperte esigenze relative al trasporto pubblico e alla mobilità del comprensorio». Fra gli imputati figurano anche l’ex sindaco di Turrivalignani, Roberto Di Cecco e il responsabile del Suap del Comune di San Vito, Angelo Bianco. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, alla concussione. Stando all’accusa sostenuta dal pm Barbara Del Bono, gli operatori Ncc avrebbero comprato le licenze per il noleggio in Abruzzo, ma le avrebbero utilizzate per guidare le loro auto per le strade di Roma. Nel mirino della procura circa 60 autorizzazioni rilasciate dal Comune di Turrivalignani e altre 60 da Comuni di San Vito e Treglio. L’udienza è stata rinviata al prossimo 26 gennaio.

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