PESCARA Sarà anche stata una coincidenza, ma 24 ore dopo avere incassato tre milioni di euro dalla Regione (che si aggiungono ai sette già deliberati nei mesi scorsi), all'aeroporto d'Abruzzo piombano l'ambasciatore turco in Italia, Aydin Adnan Sezgin e il direttore generale per l’Italia di Turkish Airlines, Yurdagul Altinoz. Incontro programmato da tempo dalla Camera di commercio di Pescara, con Confindustria e altri operatori economici. Ma a fare da padrone di casa è il governatore Luciano D'Alfonso, assieme al presidente della Saga, Nicola Mattoscio e al consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro. Così, mentre il M5S grida allo scandalo per il nuovo finanziamento alla Saga destinato, dicono i pentastellati, a compensare i mancati introiti della Rayanair, sulla pista dell'aeroporto si sente già il rullo di nuovi motori.
SINDACATI
Con grande sorpresa dei sindacati che vorrebbero un maggiore coinvolgimento su quanto accade dalle parti di San Giovanni Teatino, come lascia intuire il segretario regionale della Cgil Trasporti, Franco Rolandi: «Una settimana fa, assieme a Cisl e Uil, avevamo chiesto un incontro alla Regione sull'aeroporto. Avevamo avuto sentore di uno storno di finanziamenti alla Saga ma non sapevamo nulla dei tre milioni. In questi giorni siamo alle prese con le consultazioni sul contratto di lavoro di Tua, l'azienda unica di trasporti. Venerdì faremo lo spoglio proprio nei locali della Regione».
TEN-T, ROTAIE E PORTO
D'Alessandro giustifica così il nuovo finanziamento alla Saga: «In questo caso, rispetto al passato, abbiamo attribuito i fondi a titolo di copertura delle spese di funzionamento dell'aeroporto. Ciò è stato possibile perché esiste un piano industriale che descrive un'autosufficienza finanziaria della Saga entro i prossimi cinque anni, con fabbisogno decrescente: sette milioni nel 2014, cinque nel 2015, quattro nel 2016...e così fino al raggiungimento del punto di pareggio. Sono le condizioni poste dal Governo e dall'Europa per garantire il finanziamento pubblico degli aeroporti: numero dei passeggeri, nuove rotte. Ed è proprio ciò a cui stiamo lavorando». Come? «Abbiamo pronti tre vettori per gli hub di Roma, Milano e Monaco. Voli che consentiranno, non solo agli abruzzesi, di raggiungere 92 destinazioni del mondo facendo un unico biglietto a Pescara». E' per questo che incontrate alla Saga l'ambasciatore turco? «Esattamente, perché anche la Turchia, dove è in forte crescita la classe media, può contribuire al raggiungimento del nostro obiettivoo di portare il traffico dell'aeroporto dagli attuali 600mila passeggeri a 800mila-un milione. Tutto questo non può essere però scollegato da ferro, gomma e porti. In un anno e mezzo abbiamo fatto una rivoluzione: siamo entrati nelle reti Ten-T, abbiamo portato il Frecciarossa ed entro giugno garantiremo il collegamento Pescara-Roma Termini in tre ore e cinque minuti. Il porto di Ortona avrà fondali di dieci metri e l'autorità portuale Civitavecchia-Ortona garantirà i collegamenti con la Turchia. Passaggi fondamentali per uscire dall'isolamento e guardare con fiducia al futuro».