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Pescara, 04/05/2025
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14/11/2015
Il Centro
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Tua, sì al contratto unico. «Sacrifici ma posti in salvo». Il referendum tra i 1563 dipendenti passa con il 64,4% dei voti favorevoli. Tagli a straordinari, trasferte e ai dirigenti. Previsti in tre anni 243 pensionamenti |
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PESCARA Ora la nuova società regionale dei trasporti Tua (ex Arpa, Gtm e Sangritana) può davvero ripartire. Con il contributo dei 1563 dipendenti che ieri, dopo cinque mesi di trattative e due giornate di sciopero, hanno detto sì al nuovo contratto unico integrativo (di secondo livello). In sostanza i dipendenti delle tre ex società pubbliche rinunciano a una parte delle loro remunerazioni (per complessivi un milione e mezzo di euro) ed a una serie di provvigioni con il tagli di straordinari e trasferte pur di salvare i posti di lavoro e di conseguenza l’azienda. Tagli sono previsti anche ai dirigenti: ad esempio un direttore anziano passerà da 263mila euro lordi l’anno a 84mila euro. E nei prossimi tre anni sono previsti 243 pensionamenti. Il contratto integrativo c è passato con il referendum che avevano indetto i sindacati – eccetto Ugl – dopo l’intesa con la Regione del 26 ottobre scorso. Al termine dello spoglio delle schede sono stati 773 i voti favorevoli, pari a una percentuale del 64,4%, e 403 quelli contrari, pari al 33,5% (il resto schede nulle) . Su un totale di 1563 dipendenti, hanno votato in 1201, oltre il 75%. Resta fuori l’Ugl che ha invece proclamato lo stato di agitazione e avviato la procedura di raffreddamento che fa in genere da prologo allo sciopero. «È una delle più belle vittorie che consegue la Regione dal momento dell'inizio di questa legislatura», commenta il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, «perché deriva dal coraggio di fare ciò che si è detto, cioè le riforme, spazzando via coloro i quali hanno tentato di ostacolare il cambiamento. Penso alle strumentalizzazioni frutto di finti argomenti da parte del centrodestra che pure ha avuto 66 mesi di tempo per fare ciò che noi abbiamo fatto in poco più di un anno ed al Movimento 5 Stelle che ha provato a strumentalizzare le paure dei lavoratori». «Un'ulteriore conferma che la strada delle riforme intrapresa è la strada giusta», incalza il segretario del Pd Marco Rapino alludendo anche alla riforma della Sanità.
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