PESCARA L’appalto da 3,5 milioni di euro dell’impianto fognario Ovindoli-Celano-Avezzano è stato ieri assegnato a un’impresa marsicana, non all’azienda Ricci di Castel di Sangro del presidente Ance (associazione costruttori) regionale Enrico Ricci, che tra l’altro non risulta neanche aver partecipato alla gara. La nota di cronaca non è così scontata come sembra perché rappresenta invece la prima concreta smentita a quanto insinuato dall’autore dell’esposto anonimo su “corvi e appalti” con i fondi Fas della Regione e firmato “un onesto funzionario della Regioine Abruzzo che ha sempre servito e continua a servire con onestà la Regione Abruzzo”. «Sono deluso, molto deluso», commenta il presidente Ance Enrico Ricci, «il nome della mia impresa è stato infangato nonostante non c’entri nulla ed io stesso abbia sempre voluto mantenere un profilo basso e fare qualcosa di positivo per l’Associazione». Il nome di Ricci è il secondo fatto dall’anomino funzionario, dopo quello di Claudio Ruffini, (della segreteria del governatore Luciano D’Alfonso) anche lui rimasto «umanamente colpito» dall’esposto. Quanto sia credibile il resto della denuncia lo scopriremo presto perché lo stesso D’Alfonso promette di rendere presto pubblici i risultati dell’indagine interna che ha avviato due settimane fa al recepimento della lettera. Non resta che aspettare e vedere che fine facciano gli altri appalti citati dall’anonimo e che gli Enti pubblici (stazioni appaltanti) devono assegnare entro il 2015 con i fondi Fas dati dalla Regione “pena” il loro ritiro. Nell’esposto si parla dei lavori della Provincia di Teramo per gli impianti di depurazione della Ruzzo Reti spa e del nuovo ponte sul Vomano che, secondo l’anonimo, dovrebbero essere aggiudicati «alla cordata delle Cooperative rosse». L’impresa Ricci, sempre lei, dovrebbe far man bassa di appalti con la pista ciclabile della Via Verde lungo la costa teatina (10 milioni di euro), gli impianti di risalita del Comune di Castel di Sangro ed i lavori di depurazione della Saca di Sulmona. «L’anonimo funzionario dimostra di essere ancora una volta disinformato perché la mia impresa non ha partecipato né alla gara per la pista ciclabile, né a quella di Castel di Sangro», ribatte Ricci smentendo l’esposto: «Per la Saca invece stiamo lavorando, ma si tratta di un appalto di tre anni fa che tra l’altro non stiamo riuscendo a portare avanti a causa dei contenziosi».