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Pescara, 04/05/2025
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14/11/2015
Corriere della Sera
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Terrorismo islamico - Isis attacca Parigi. Sette sparatorie e bombe allo stadio: 126 morti. Carneficina nella sala concerti. Hollande: «Stato d'emergenza». Attentati in ristoranti, bar e discoteche: massacro nel locale Bataclan e granate vicino allo Stade de France dove si stava disputando Francia-Germania, Dichiarato «lo stato d’emergenza» per la prima volta dal ’44. Obama:“Oltraggioso” |
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Diverse sparatorie a Parigi, almeno tre esplosioni vicino allo stadio: è stato l’inferno venerdì sera in tutta la capitale francese scatenato da almeno otto terroristi (tutti morti secondo le autorità francesi). Il bilancio, ancora provvisorio dell’attacco più grave in Francia dal dopoguerra, è di 126 morti e oltre 200 feriti di cui un’ottantina in gravi condizioni. La cieca furia omicida ha colpito questa volta i luoghi del divertimento e del tempo libero: una partita di calcio, un concerto rock, ristoranti, bar e fast-food. Ed è stato un allarme continuo per ore, con conflitti a fuoco in diversi punti della città. Il presidente François Hollande ha annunciato «la chiusura di tutte le frontiere», poi è stato chiarito che sono stati solo ristabiliti i controlli. Il presidente ha decretato lo stato d’emergenza. Isis si attribuisce le stragi come «vendetta per la Siria» con una serie di tweet, ma nulla è ancora certo. Certa invece sarebbe l'eliminazione di otto terroristi secondo quanto ha comunicato la polizia francese: sette si sono fatti saltare con cinture esplosive, uno ucciso dalle forze di sicurezza durante l’assalto al Bataclan. Agnes Thibault-Lecuivre, portavoce del procuratore di Parigi, non ha escluso che alcuni terroristi siano sfuggiti e siano in fuga.
Sabato tutto chiuso, funziona in parte il metrò
A Parigi sabato restano chiuse scuole, supermercati, musei e tutti gli edifici comunali. In mattinata invece il traffico della metropolitana, dei treni suburbani Rer e regionali Transilien è ripreso regolarmente. Undici stazioni, nelle aree delle sparatorie, restano però chiuse. Tra queste, lo snodo di Place de la Republique, dove si intersecano sei linee, e la stazione Oberkampf, a pochi passi dalla sala concerto Bataclan, teatro di una delle carneficine.
Massacro al Bataclan
Le sparatorie sono state almeno sette, in sei luoghi diversi della capitale. Il primo conflitto a fuoco, a colpi di kalashnikov, ha causato la morte di diverse persone in un ristorante del decimo arrondissement, nella zona del Canale Saint Martin. Un’area affollatissima venerdì sera perché è una delle zone nevralgiche del divertimento parigino. Il secondo, il più grave, con almeno cento morti, è invece avvenuto nel locale notturno Le Bataclan, dove si stava svolgendo un concerto della band americana Eagles of Death Metal: la sala si è trasformata in una gigantesca trappola, con numerosi cadaveri a terra, mentre due o tre giovani a volto scoperto sparavano con gelida calma in tutte le direzioni. Prendendo all’inizio cento ostaggi, anche se una trentina sono riusciti a scappare.
Le urla sui social network
I quattro terroristi dell’attacco al Bataclan sono morti, di cui tre facendosi saltare con cinture esplosive al momento dell’attacco delle squadre di sicurezza francesi. Quando sono entrati nel locale si sono messi a sparare all’impazzata urlando «Allah è grande», riferiscono i testimoni che sono scampati alla carneficina, mentre dall’interno del locale arrivavano disperate richieste d’aiuto sui social network. «Ci stanno uccidendo uno a uno» dicevano disperati gli spettatori rimasti intrappolati in questo incubo. Dove si sono sentite infine le cinque esplosioni oltre a raffiche di armi automatiche. Parigi sotto attacco, attentati in serie
Altri attacchi
Ci sono stati altri attacchi al centro commerciale di Les Halles, davanti ad altri ristoranti, condotti da terroristi a bordo di auto che hanno seminato il terrore nelle strade del centro e la cui portata ancora non è del tutto chiara.Nel frattempo tre esplosioni sono state anche udite attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania che non è stata interrotta.Allo stadio i morti sono quattro, tutti terroristi. Il presidente Hollande, che si trovava allo stadio, è stato portato via per motivi di sicurezza. Al termine della partita, gli spettatori si sono riversati sul terreno di gioco e non sono stati fatti uscire fino alle 2 di notte.
Hollande: «Chiuse le frontiere»
Il capo dello Stato ha subito convocato un consiglio dei ministri straordinario, si è recato al teatro Bataclan e è poi apparso alla televisione annunciando «la chiusura delle frontiere (poi rientrata) e lo stato d’emergenza in tutta la Francia» come non accadeva dai tempi della seconda guerra mondiale. E dalle fonti di sicurezza Usa giunge una prima analisi «Appaiono chiaramente come una serie di attacchi coordinati». Obama, informato strettamente sull’evolversi della situazione, ha definito gli attacchi «oltraggiosi». Stati Uniti e Francia «continueranno a lavorare insieme e con altri Paesi nel mondo per sconfiggere il flagello del terrorismo» ha detto nel corso di una telefonata Obama a Hollande.
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