RIPA TEATINA Non si ferma la crociata della Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri (Faisa-Cisal) «contro l’installazione “abusiva”dei rilevatori elettronici di velocità, meglio conosciuti come autovelox. Questa volta nel mirino dell’associazione è finito il Comune di Ripa Teatina, “reo” secondo la Faisa-Cisal di aver piazzato i dispositivi in luoghi poco visibili per gli automobilisti. Dislocazione che avrebbe mietuto parecchie vittime e sollevato un vespaio di polemiche. «Continuiamo a ricevere le lamentele dei conducenti di autobus di linea associati a questa organizzazione sindacale per l'utilizzo improprio degli autovelox. Difatti» scrive in una nota il segretario regionale Luciano Lizzi «mi sono recato personalmente su segnalazione degli iscritti per verificare l'attività di prevenzione di alcuni Comuni, tra cui Ripa Teatina, Francavilla e Torrevecchia. Ho rilevato, purtroppo che tale attività, spesso, è ridotta a mero incasso di denaro per alleviare le sofferenze dei bilanci comunali ed aumentare, per contro, le emorragie di risorse dai portafogli delle famiglie del territorio». E per dare valore a quanto affermato Lizzi allega anche alcune foto degli appostamenti rilevati il 29 ottobre a Ripa Teatina, sulla strada provinciale 16, nei pressi dell'asilo comunale. «In virtu' del fatto che questa attività è destinata solo allo scopo di prevenire situazioni di pericolo dovute all'alta velocità è indispensabile» prosegue Lizzi «che il prefetto Antonio Corona intervenga prontamente per «ricondurre nella legalità questa attività». Lizzi chiede inoltre «il divieto dell'esercizio di prevenzione dell’alta velocità a chi ne fa un uso non aderente alle norme»