GIULIANOVA E’ il Paese dei paradossi con pensionati alla guida di scuolabus e giovani disoccupati in attesa di un lavoro. Lo denuncia in una nota la Filt-Cgil di Teramo che dopo le segnalazioni degli anni passati torna ad occuparsi della vicenda. Il caso di attualità vede protagonista la Gaspari bus che ha in appalto il servizio scuolabus per conto del Comune di Giulianova. «Abbiamo evidenziato da tempo l’esistenza di situazioni gravi e comprovate che riguardano il mancato rispetto delle norme contenute nel capitolato di appalto e il comportamento vessatorio dell’azienda che gestisce il servizio nei confronti dei dipendenti», scrive la Filt-Cgil, «alcuni lavoratori nei tre anni di appalto sono passati da 32 ore di lavoro settimanale a 12 con una riduzione del salario del 60% mentre contemporaneamente vengono impiegati nuovi lavoratori, a volte pensionati, che rimangono in servizio per tantissime ore nella stessa giornata, prima sullo scuolabus e poi sul servizio urbano». Nella nota il sindacato lamenta il silenzio dell’amministrazione comunale: «Nonostante i nostri numerosi solleciti il Comune non è ancora a conoscenza dei nominativi del personale impiegato nel servizio eppure lo prevede espressamente il capitolato d’appalto». Secondo la Filt-Cgil si sarebbe venuta a creare una situazione che genera irregolarità e criticità per la sicurezza dei bambini trasportati ed evidenti abusi nei confronti dei lavoratori impiegati nel servizio. Ma non basta. «All’inizio dell’anno scolastico si sono verificate situazioni paradossali con i percorsi, gli orari e le iscrizioni dei bambini che sono stati gestiti non dal Comune ma dalla Gaspari bus che chiaramente ha badato non tanto all’interesse collettivo ed a quello dei piccoli trasportati, ma a quello aziendale», conclude il sindacato, «riteniamo urgente e necessario che tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale di Giulianova verifichino con attenzione i contenuti del bando di gara e del relativo capitolato d’appalto così come riteniamo urgente e necessario che i rappresentanti delle stesse forze politiche ascoltino con attenzione le problematiche di lavoratori, autisti ed assistenti, al fine di accertare le condizioni di ognuno di loro, e magari insieme provare a capire le motivazioni per le quali l’amministrazione comunale sopporta e non interviene».