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Pescara, 04/05/2025
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Data: 15/11/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Manovra, congedi e casa. Trattative ancora aperte. Sul tavolo la questione degli affitti e degli appartamenti in comodato ai figli. Pressing per i permessi ai neo-papà. 300 milioni per compensare la Tasi

ROMA Trattativa aperta su piccoli ritocchi alle tasse sulla casa, dagli sconti per chi affitta a canone concordato a quelli per chi dà la seconda casa in comodato d’uso ai figli. E pressing della maggioranza per dare qualche giorno in più di congedo ai neo-papà alla nascita dei figli. Sono alcuni dei temi, grandi e piccoli, su cui si focalizza il lavoro di relatrici e governo prima di passare, da domani, al lavoro “vero” sugli emendamenti alla legge di Stabilità. Confermata l’intenzione di intervenire sul Mezzogiorno, sul quale si sta ancora studiando il mix ideale di misure (in pole il credito d’imposta e il rafforzamento degli sgravi per le assunzioni) e sul tetto ai contanti per i money transfer, che dovrebbe tornare a mille euro, restano numerosi i capitoli accantonati in commissione Bilancio, che ha fatto finora un lavoro di scrematura e di “pulizia”, per andare al voto solo su pochi, ragionati, emendamenti. Il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, spiega che le decisioni su «alcune materie importanti» saranno prese nelle prossime ore. Tra queste c’è anche la questione dei tagli a Caf e patronati. Il tesoretto da 150 milioni a disposizione del Senato (altrettanti ce ne sono per i deputati) sarà invece destinato a finanziare molte piccole misure «sempre importanti, come il sostegno su autovetture e anche camper per chi ha disabilità» o per «le bonifiche dall’amianto degli edifici pubblici», scuole in testa. Ma anche micro interventi in favore degli esuli dell’Istria (si chiede il finanziamento della biblioteca) o per la scuola europea di Parma. Tra le priorità della maggioranza, comunque, ci sono anche interventi di welfare come la proroga dei voucher per la babysitter o il rafforzamento del congedo obbligatorio di paternità, attualmente concesso per un solo giorno. Di quanti giorni si potrà aumentare dipende, naturalmente, dalle risorse. Sulla casa invece il pressing va in due direzioni diverse. Da un lato per il Pd, spiega sempre Zanoni, la priorità è «dare una mano a chi la casa non ce l’ha», ad esempio concedendo sconti su Imu-Tasi ai proprietari che affittano a canone concordato. Ma c’è anche chi guarda alle case date in comodato ai figli. Misura molto costosa, quest’ultima. Per questo si starebbe pensando a limitarla alle sole seconde case date in comodato che si trovano nello stesso Comune di residenza dei genitori. Ancora sul tavolo anche la questione di chi negli anni passati ha fatto emergere il nero e la prevenzione di abusi sugli affitti agevolati. Niente da fare, invece, per i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate decaduti dopo la sentenza della Consulta. Mentre pensioni, giochi, ma anche Province e Regioni, sono temi che saranno affrontati alla Camera. Lo stesso decreto salva-Regioni, firmato dal presidente della Repubblica e già trasmesso al Senato, dovrebbe essere intanto esaminato in prima lettura da Palazzo Madama, per poi eventualmente essere assorbito in manovra a Montecitorio. In sospeso, poi, il nodo del “salva-delibere” per i Comuni ritardatari, che si traducono generalmente in un rincaro che i cittadini dovranno pagare, probabilmente con un conguaglio una tantum il prossimo anno. Fermo restando, si sottolinea, che si tratterebbe di una «coda del 2015» perché dal 2016 comunque le tasse sulla prima casa saranno cancellate. Per la prima casa gli aumenti da parte di oltre 800 Comuni varrebbero circa 300 milioni, che il governo potrebbe stanziare come risorse aggiuntive per compensare l’azzeramento della Tasi.

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