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Pescara, 04/05/2025
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Data: 15/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Stop alla Tasi, più consumi per 1,5 miliardi. L’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio: gli italiani spenderanno poco meno di metà dell’imposta risparmiata.

ROMA Niente tasse comunali sulla casa data in comodato ai figli, ma solo se si trova nello stesso Comune di residenza dei genitori. E poi alleggerimento del prelievo sulle abitazioni date in affitto a canone concordato. Sono due correttivi in tema di tassazione degli immobili che il Senato potrebbe inserire nella legge di Stabilità, mentre si cerca ancora una soluzione al nodo dei circa 900 Comuni che hanno approvato in ritardo le delibere di ritocco delle aliquote e dunque non potrebbero applicare una Tasi maggiorata nel versamento di saldo del prossimo dicembre.
LE ANALISI
Il capitolo casa è tra quelli centrali di questa manovra ed è al centro delle analisi delle istituzioni di ricerca. Se ne è occupato anche l’Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb) in un dossier dedicato, che analizza le conseguenze della cancellazione dell’imposta sul’abitazione principale sia dal punto di vista della possibile spinta ai consumi, sia della politica economica dei Comuni e della finanza locale.
Sul primo punto, la conclusione raggiunta è che la scelta fatta dal governo potrebbe valere circa 1,5 miliardi, di cui una quota di 1,1 riguarderebbe beni e servizi prodotti nel Paese, mentre la restante parte sarebbe assorbita dalle importazioni. Alla cifra si arriva applicando all’imposta risparmiata una propensione al consumo del 44 per cento, quella stimata per la platea dei proprietari di casa: in altre parole questi spenderebbero poco meno della metà di quanto non versato nelle casse comunali. Gli economisti dell’Upb notano che l’impatto espansivo è limitato dal fatto che la maggior parte dei proprietari di casa beneficiati dalla manovra sono cittadini con redditi relativamente più elevati, che hanno una minore propensione al consumo. Nel dossier viene poi messo in evidenza come l’esenzione per i proprietari allenti il vincolo tra Comuni ed elettori residenti, con una possibile riduzione di responsabilità degli amministratori.
LE COPERTURE
Tornando all’esame della manovra a Palazzo Madama, le prossime ore saranno decisive per definire gli emendamenti sui temi rilevanti che potranno essere approvati all’inizio della settimana. Molto dipende, come sempre, anche dalla affettiva disponibilità di coperture finanziarie. Tra gli ambiti di intervento c’è sicuramente il potenziamento degli incentivi al lavoro nel Mezzogiorno. Un tema su cui la relatrice Magda Zanoni punta è l’estensione del congedo parentale obbligatorio per i papà, oggi limitato ad un solo giorno.
Infine dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è arrivato in Senato per la conversione il decreto legge sulla contabilità regionale, che poi potrebbe essere lasciato decadere ed assorbito all’interno della stessa manovra.

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