La visita non capita in un momento facile. E’ non certo per i drammatici fatti di Parigi che hanno rischiato di farla saltare per le inevitabili implicazioni legati a opportunità e sicurezza. Oltretutto le misure di sicurezza sono state, se possibile, aumentate in una L’Aquila blindata visto che si tratta della prima uscita ufficiale del Capo dello Stato dopo la strage parigina.
Non è infatti un quadro semplice quello che, all’Aquila, si parerà oggi davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la prima volta in visita ufficiale in Abruzzo.
Il Presidente alle 10,30 sarà in via XX Settembre per la deposizione di una corona di fiori alla Casa dello Studente, luogo simbolo del sisma del 6 aprile 2009; alle 11, a Coppito, presso il polo universitario, nell’aula magna edificio Alan Turing presenzierà alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università dell’Aquila; alle 12.15, a Onna visiterà la frazione tristemente nota e, alle 16, in via XX settembre, inaugurerà la sede ristrutturata del Palazzo di Giustizia.
E’ un programma intenso, non una toccata e fuga, quello della visita organizzata dopo che Mattarella ha accolto l’invito che gli rivolse il sindaco Cialente quando l'Istituzione sinfonica abruzzese tenne un concerto al Quirinale. Orchestra Sinfonica che non a caso suonerà nel pomeriggio al palazzo di giustizia in omaggio al Presidente. Ma non saranno solo note liete per il Capo dello Stato.
«CITTA’ IN PARTE MARCIA»
La visita capita all’indomani del fatto che due alti servitori dello Stato, prima il vicesindaco (che è stato Procuratore della Repubblica) Nicola Trifuoggi e poi il prefetto Francesco Alecci, hanno avuto parole durissime di condanna del tessuto morale cittadino. Oltretutto, appena tre giorni fa in città è piombata, per un vertice, la Direzione nazionale antimafia.
LE PROTESTE
I 120 ricercatori della Intecs dell'Aquila, azienda che opera nella produzione di tecnologie avanzate, hanno chiesto udienza al Presidente in occasione della sua visita in città. Al Capo dello Stato intendono illustrare la loro situazione, invocando «quei diritti sanciti dagli articoli 3 e 4 della Costituzione italiana che oggi - dicono - vediamo per noi lesi: il lavoro e la dignità di cittadini».
Eppoi ci sono i Forestali. «Il Presidente eserciti le sue prerogative nei confronti delle abnormità che il Governo intende sottoporgli». Questo l’appello a Mattarella di Roberto Tirino, segretario regionale abruzzese del sindacato nazionale Forestale. «Proprio nella regione che annovera ben tre parchi nazionali e che ha visto operare il Corpo forestale dello Stato in delicatissime indagini e operazioni di polizia giudiziaria- prosegue Tirino- sarebbe opportuno che il Capo dello Stato prenda coscienza che il Cfs non potrà svolgere gli stessi compiti se assorbiti in altro corpo di polizia, qualunque esso sia».
CANTIERI FERMI
Infine, è stato disposto per oggi lo stop di tutti i cantieri, pubblici e privati, dal sindaco Cialente con apposita ordinanza. In particolare, le zone maggiormente coinvolte dalla decisione del sindaco per l’intera giornata sono: viale Crispi, corso Federico II, via Sant’Agostino, via Indipendenza, via XX Settembre, via Castiglione, via Filomusi Guelfi e delle zone adiacenti la Casa dello Studente in via XX Settembre, la chiesa di San Pietro Apostolo a Onna e il Tribunale.
Una disposizione adottata per motivi di ordine e sicurezza pubblica in cui si legge anche l’obbligo, per le ditte, di «provvedere alla sospensione delle lavorazioni, alla corretta delimitazione delle aree cantiere, all’eliminazione di carichi sospesi o altri potenziali pericoli nelle adiacenze e alla pulizia degli spazi circostanti, ivi compreso lo svuotamento dei depositi temporanei del materiale di risulta eventualmente presenti nei siti dei cantieri».