Carissimo Presidente, ho avuto l’onore ed il piacere di partecipare alla Sua elezione e ho ascoltato con vivo interesse il Suo discorso di insediamento. Con commozione ho condiviso il Suo richiamo all’unità che lega non solo i territori, ma soprattutto le persone e le loro aspirazioni, specie quelle delle nuove generazioni. Il “volto” della Repubblica cui Lei ha fatto cenno si compone evidentemente anche del volto delle Regioni, alcune delle quali affrontano i problemi e le sfide che hanno di fronte con l’enorme fardello delle difficoltà passate. Mi riferisco non soltanto alla crisi economica ed occupazionale, ma anche e soprattutto a quella sociale che coinvolge il vasto territorio abruzzese colpito dal devastante sisma del 2009. La distruzione dei centri storici, tra cui non posso non ricordare quello di Onna, ha inferto indelebili ferite nell’animo di chi ha subìto la scomparsa di persone care ed ha, inoltre, innescato un processo di perdita identitaria che si sta tentando di arrestare attraverso una costante mobilitazione delle migliori risorse della società. Il processo di ricostruzione è a buon punto, grazie anche alla continua collaborazione tra il Governo e gli enti locali e all’azione di coordinamento posta in essere dalla Regione nella persona del Vicepresidente Giovanni Lolli. Ne sono testimonianza i tre tavoli che la Regione sta coordinando a livello nazionale ed europeo. Per quanto riguarda quello legato alla procedura di infrazione per gli Aiuti di Stato contestata alle aziende del cratere sismico che hanno ottenuto agevolazioni fiscali e indennizzi in base alla legge dello Stato, la collaborazione Governo - Regione sta portando ad una piattaforma comune di superamento della procedura da sottoporre alla Commissione Europea, che si è sempre mostrata disponibile a venire incontro alle esigenze del territorio e delle imprese locali. Il secondo tavolo riguarda la normativa generale della ricostruzione, alla quale stanno lavorando - oltre alla Regione - il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli e la senatrice Stefania Pezzopane. Una parte della disciplina è stata recentemente inserita nel decreto Enti locali, l’altra entrerà nella legge di Stabilità entro la fine dell’anno. Il terzo impegno della Regione riguarda la gestione normativa dei fondi della cosiddetta Legge Barca, che destina il 4% della dotazione finanziaria annualmente riversata sul territorio alla ricostruzione del tessuto economico, sociale e culturale della città. D’intesa con gli attori principali della ricostruzione sono stati individuati i settori di intervento, ora si stanno materialmente elaborando le norme che disciplineranno l’erogazione dei fondi. L’attività posta in essere in questi anni dalla Magistratura locale si è caratterizzata per il coraggio e l’abnegazione delle figure che più di altre hanno assunto il ruolo di principali fautori di un sano processo di ricostruzione del territorio. Si tratta dei giudici e dei procuratori, in trincea da sette anni, cui rivolgo il mio più sincero sentimento di stima e gratitudine. La Sua visita, Presidente, coincide oggi con due eventi importanti per la città: la riconsegna del Palazzo di Giustizia e l’inaugurazione dell’anno accademico. Tali eventi marcano l’uscita dall’emergenza e dimostrano che la città è ripartita, costruendosi una prospettiva di normalità che non vuole dimenticare le 309 vittime, i 1.500 feriti, i danni per oltre 10 miliardi, gli oltre 60mila sfollati. La strada è ancora lunga e faticosa, ma la voglia di tornare a vivere vince su tutte le avversità. Grazie Presidente per il Suo gesto di attenzione al territorio, grazie per la partecipazione al dolore delle famiglie colpite negli affetti più cari, grazie per la speranza che la Sua visita offre ai cittadini.
Luciano D'Alfonso
Presidente della Regione Abruzzo