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Data: 17/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Manovra, sì Ue con riserva. Nuovi sconti Imu sulla casa. Esenzione anche per l’abitazione dei figli o del coniuge separato, ma non per tutti.

ROMA Una promozione con riserva, che rinvia a primavera la valutazione definitiva. Così oggi l’Unione europea potrebbe pronunciarsi sulla legge di Stabilità che è ancora all’esame del Senato. A Palazzo Madama maggioranza e governo provano ad allargare la portata di una delle misure-chiave, l’azzeramento del prelievo immobiliare sulle abitazioni, ma la volontà di agevolare i contribuenti si scontra con i limitati margini di bilancio. L’esenzione Imu sulla casa abitata dai figli a cui i genitori l’hanno data in comodato, oppure dal coniuge separato, sarà allora applicata in modo selettivo. Con un principio base: il beneficio fiscale dovrà comunque riguardare un immobile a famiglia.
LA COMMISSIONE BILANCIO
La logica è quella di ridurre l’impatto finanziario delle novità, visto che poi toccherà allo Stato - come già stabilito per la Tasi - riversare ai Comuni il minor gettito. Ed obbedisce alla stessa preoccupazione anche la messa a punto di un altro importante correttivo, la definizione di un’aliquota Imu agevolata per le abitazioni date in locazione con la formula del canone concordato, sulla base di accordi tra associazioni di proprietari e di inquilini. Oggi la facoltà di prevedere questo sconto è lasciata alle singole amministrazioni comunali: l’idea è invece ridurre a livello nazionale l’aliquota standard del 7,6 per mille, per arrivare idealmente intorno al 4: ma l’esatto spazio di manovra è ancora in corso di verifica. Quanto al Mezzogiorno (altro tema su cui è atteso un intervento a Palazzo Madama mentre ad esempio il dossier previdenza e quello delle maggiori risorse per la sicurezza saranno aperti solo alla Camera) l'intensificazione dello sconto contributivo per chi assume consisterà semplicemente in un'estensione temporale, da due a tre anni, del beneficio riconosciuto a tutto il Paese. Anche in questo caso, una modifica più sostanziale avrebbe un impatto finanziario difficile da gestire. Il quadro si chiarirà stamattina, quando riprenderanno i lavori della Commissione bilancio - in vista del passaggio del testo in aula previsto per mercoledì - e saranno formalizzati gli emendamenti su cui è stata trovata una soluzione. Ieri fino a tarda sera si sono svolte riunioni tra maggioranza e governo. Intanto l’esecutivo ha ufficializzato il trasferimento nella legge di Stabilità del decreto sulla contabiltà regionale, che sarà quindi lasciato decadere dopo essere entrato in vigore. Ed è stato presentato dalle relatrici Zanoni (Pd) e Chiavaroli (Ncd) anche un emendamento sui farmaci innovativi. Prevede che la spesa per questa voce concorra al tetto della spesa farmaceutica territoriale solo per la quota che eccede un apposito fondo. Un passo avanti apprezzato dalle Regioni, che però fanno notare come resti aperto il tema del finanziamento: la novità infatti secondo la relazione tecnica non ha effetti sui saldi di finanza pubblica.
I TRATTATI EUROPEI
Il mantenimento dei saldi è una priorità per una manovra che già si finanzia largamente in deficit e per questo è sotto la lente della commissione europea. Oggi da Bruxelles dovrebbe arrivare un primo verdetto: la legge di Stabilità approvata dal governo un mese fa potrebbe essere giudicata «a rischio di non conformità» con le regole dei Trattati. In quel caso il giudizio definitivo ci sarebbe solo in primavera, dopo eventuali aggiustamenti da parte italiana.

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