Iscriviti OnLine
 

Pescara, 04/05/2025
Visitatore n. 743.676



Data: 17/11/2015
Testata giornalistica: Quotidiano del Molise
La crisi del tpl - Atm, dal 16 novembre ferie forzate per tutto il personale e avvio della procedura di cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti

Messa in ferie di tutto il personale a partire dal 16 novembre e avvio della procedura di cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti. Inizia con queste parole un nuovo capitolo della diatriba senza fine fra l’Atm e la Regione Molise. Mentre ai lavoratori continua a non essere pagato regolarmente lo stipendio (avanzano tre mesi), dall’azienda arriva quella che ha tanto le sembianze dell’ennesima “provocazione” al veleno indirizzata a Palazzo Moffa per sollecitare soluzioni rapide. Ferie forzate e possibile cassa integrazione, dunque. E’ quanto si apprende dalla nota diffusa dalla stessa azienda la quale ha convocato per venerdì prossimo, giorno in cui i sindacati hanno indetto lo sciopero del trasporto pubblico, una riunione sindacale proprio per discutere dei due punti in questione. Le rivendicazioni dell’azienda sono sempre le stesse: il ritardo del pagamento delle spettanze da parte della Regione, quantificato dall’amministratore delegato Giuseppe Larivera in 1 milione e 700mila euro, pari ai corrispettivi di esercizio relativi a servizi erogati nei mesi di settembre ed ottobre 2015. “La crisi di liquidità – scrive la ditta nella nota inviata alla Regione – in cui versa la società non consente alla scrivente né di procedere al pagamento degli stipendi al proprio personale dipendente né di approvvigionarsi di carburante”.
Una decisione che, se confermata, esporrebbe l’Atm anche a responsabilità penali per interruzione di pubblico servizio. Intanto, oggi, sarà discussa nella seduta del consiglio regionale, su proposta del consigliere del M5S, del vice presidente dell’aula Filippo Monaco, la situazione che ormai si trascina da tempo dei pagamenti arretrati degli stipendi dei lavoratori delle aziende di trasporto, ma anche la possibilità di sostituzione della Regione, nell’erogazione delle mensilità come previsto dall’art. 5 del Codice degli appalti. Nessun commento dall’assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, ma secondo indiscrezioni ieri si sarebbe tenuta una riunione in Giunta sulla questione e che già oggi la Regione dovrebbe chiamare la ditta per trovare una soluzione e scongiurare il blocco.
“E’ una situazione sempre più delicata, intanto, – dichiara Giorgio Simonetti della Filt Cgil – noi confermiamo lo sciopero del 13 novembre. Stiamo parlando della più grande azienda del trasporto pubblico locale e il Molise non può certo rimanere senza il 50% dei servizi di trasporto. Già altre volte l’azienda aveva minacciato la sospensione ed è evidente che se, ogni volta, arriva a questo punto è davvero in difficoltà. D’altra parte – continua Simonetti – è anche chiaro che si tratta di un’ennesima forzatura che ha come finalità quello di scuotere la Regione per sollecitare i pagamenti pubblici da parte dell’azienda. La prima cosa da fare, come sempre, è trovare un nuovo accordo con la Regione. Siamo preoccupati non solo per i dipendenti dei trasporti, ma per tutti gli utenti e soprattutto per quei lavoratori che quotidianamente usano il servizio pubblico per spostarsi. Domani interpellerò l’assessore Nagni per chiarire meglio la questione. Naturalmente l’azienda si assumerà le piene responsabilità in caso di interruzione del servizio”.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it