ROMA Con un andamento più lento del previsto, e con molti nodi da sciogliere rinviati alla Camera, ieri è stata comunque una giornata cruciale per la manovra del governo. Dall’esame in commissione bilancio al Senato sono emerse diverse novità, anche se a fare più rumore sono state le norme non approvate piuttosto che quelle votate. Come il pacchetto per il Sud, che sarà affrontato a Montecitorio. A decidere lo spostamento nell’altro ramo del Parlamento sarebbe stato direttamente il premier Matteo Renzi durante una riunione a Palazzo Chigi. Il motivo è che sul tappeto sono rimaste due soluzione: un credito d’imposta per le imprese che investono, oppure una decontribuzione più ampia per i nuovi assunti. Renzi ha preso tempo per approfondire meglio la questione, anche perché, come ha spiegato il ministro Maria Elena Boschi, dopo i fati di Parigi potrebbbe essere data priorità alle misure per la sicurezza. Molte modifiche approvate ieri, invece, riguardano il capitolo casa. Capitolo sul quale le relatrici, Magda Zanoni del Pd e Federica Chiavaroli di Ap, hanno presentato diversi emendamenti. Due sono quelli più rilevanti. Il primo prevede che l’esenzione dalla Tasi sulla prima casa spetti anche ai genitori o ai figli che hanno una casa in comodato d’uso. Con un vincolo però. L’immobile deve essere l’unico di proprietà a fruire dell’esenzione di chi lo concede in beneficio. La norma nasce, per esempio, per gli anziani che sono nelle case di riposo e che, magari, hanno lasciato l’abitazione ai figli e portato la residenza nell’ospizio. La seconda novità di rilievo riguarda gli affitti. Chi concede le abitazioni a canone concordato, dunque ad un prezzo inferiore a quello di mercato, pagherà un’aliquota massima del 4 per mille. Considerando che sulle seconde case il prelievo medio a livello nazionale è tra l’8,6 e il 9,6 per mille, si tratta più che di un dimezzamento dell’aliquota. Sempre nel pacchetto casa è stato inserito un ulteriore emendamento delle relatrici (che ieri a tarda sera non era però ancora stato votato), che prevede una estensione del beneficio fiscale per l’acquisto della prima casa. L’imposta di registro agevolata del 2% potrà essere concessa anche a chi, pur avendo già un immobile comprato con l’aliquota ridotta, cambia città per lavoro e ne compra un altro. A patto, però, che entro un anno venda la prima casa sulla quale aveva ottenuto lo sconto.
LE ALTRE NOVITÀ
Novità sono arrivate anche per il pagamento del canone Rai in bolletta. Nel 2016 si pagherà in una sola soluzione, ma non sarà caricato sulla prima bolletta dell’anno ma sulla prima utile dopo il mese di luglio. Dal 2017, invece, i cento euro saranno spalmati in dieci rate da 10 euro, da gennaio a ottobre, per coloro che ricevono una bolletta elettrica mensile. Per quelli che invece pagano la fattura ogni due mesi, le rate saranno cinque di 20 euro. Tra le novità emerse ieri nei lavori della Commissione bilancio, c’è anche l’allungamento del congedo parentale per i padri, che sarà portato da uno a due giorni.