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Pescara, 04/05/2025
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Data: 18/11/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Province, duemila da ricollocare. È il numero di addetti in esubero che dovranno essere assunti nella Pubblica amministrazione

ROMA Sono circa 2mila i dipendenti delle Province che dovranno essere ricollocati attraverso il portale mobilità.gov.it, dove si incroceranno domanda e offerta di lavoro, ovvero eccedenze e posti liberi. La cifra è emersa da un primo monitoraggio su soprannumerari e disponibilità. A fine ottobre infatti sono scaduti i tempi entro cui le Province, trasformate dalla riforma Delrio in enti di area vasta, dovevano inserire nella piattaforma gestita dal ministero della Pa gli elenchi degli esuberi. E lo stesso termine era previsto per le Regioni, che avevano l’obbligo di comunicare il numero di lavoratori da assumere direttamente, senza ulteriori passaggi. Il superamento delle Province infatti prevede il trasferimento alle Regioni sia di buona parte delle funzioni sia dei dipendenti inseriti in quei settori, definiti non fondamentali (agli enti di area vasta restano le competenze su edilizia scolastica, viabilità e ambiente). All’inizio si è parlato di circa 20mila persone da spostare ma poi la cifra è andata piano piano scremando. Non fanno parte dell’operazione mobilità circa 6-8mila dipendenti dei centri dell’impiego, che andranno a formare la nuova Agenzia per il Lavoro. Vanno tenuti da parte anche i lavoratori che nel frattempo agganceranno la pensione. Sempre in base a quanto fanno sapere fonti vicine al dossier, sarebbero 1.800 le uscite previste entro la fine del 2016. A questa cifra vanno probabilmente aggiunti i prepensionamenti (nella Pa in caso di eccedenze si può ricorrere alle regole vigenti prima della riforma Fornero). Ecco che la cifra degli esuberi scivolerebbe sotto i 10mila. Non solo, molte Regioni, circa la metà, avrebbero deciso di riassumere in via diretta gli ex dipendenti delle Province, per cui alla fine, almeno dal primo check, resterebbero fuori circa 2mila lavoratori. Per loro scatterebbero tutte le procedure previste dal decreto che detta i criteri per la mobilità. Per cui una volta che tutte le amministrazioni hanno dichiarato i posti che hanno liberi (la lista completa uscirà a fine anno) i dipendenti in esubero potranno esprimere le loro preferenze (entro gennaio) così che la presa in servizio nel nuovo ufficio sia cosa fatta per marzo. L’opera di smistamento del personale, che verrà guidata dal ministero della Pa, rispetterà determinati parametri, dalla vicinanza all’ufficio d’origine alla corsia preferenziale per chi ha la legge 104 sulla disabilità.

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