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Pescara, 04/05/2025
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Data: 18/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ponte del cielo, bocciatura definitiva. La Sovrintendenza conferma il no al progetto: «Copre la prospettiva della Nave di Cascella», l’opposizione esulta. Alessandrini: «In alternativa propongo di destinare i fondi al Teatro Michetti», la Regione pensa a un ricorso al ministero.

Una resa non è, ma l’impressione è quella di guardare un gattino che tenta inutilmente di arrampicarsi su uno specchio. Gli artigli non sempre bastano e quelli rappresentati dalla tanto amata quando detestata (dall’altra metà di Pescara) determinazione del presidente della Regione Luciano D’Alfonso questa volta potrebbero non portarlo a centrare l'obiettivo. Quale? Costruire il Ponte del cielo alle spalle della Nave di Cascella. Un’astensione e un diniego definitivo hanno caratterizzato la giornata di ieri tra l’esultanza dell’opposizione, la cautela di chi l'enfasi cerca di trattenerla in attesa dell’atto finale e il silenzio o quasi di chi invece quel ponte alla città lo aveva presentato in pompa magna senza essersi però accertato di avere tutti gli assi nella manica.
OSSERVAZIONI RESPINTE
La Sovrintendenza belle arti e paesaggio dell’Abruzzo non ha dato alcun peso alla relazione presentata dal Comune di Pescara perché si ripensasse a quel preavviso di diniego che poco più di dieci giorni fa era arrivato come una doccia fredda a palazzo di città a Pescara e nella sede della Regione Abruzzo. Le due motivazioni principali, ovvero la non necessità di costruire un pontile davanti alla Nave di Cascella perché, si leggeva già nel primo documento dell’ente, simbolo di una città che lo stesso scultore aveva chiesto di non oscurare con nessun’altra struttura per lasciare libero l’occhio di spaziare oltre l’orizzonte e, dal punto di vista legale, i vincoli paesaggistici stabiliti dal piano demaniale marittimo di Pescara, sono rimaste tali con quel preavviso diventato un no definitivo.
Immediata la richiesta, talmente inusuale da sottolineare una volontà sì ferrea ma un altrettanto evidente gesto di disperazione, che a valutare il parere sia la Commissione regionale per il Patrimonio culturale, unica istituzione in grado di ribaltare una così decisa sentenza. Niente da fare. Molto italianamente e con la inconfutabile motivazione che un parere nel merito avrebbe potuto ingolfare l’iter tecnico documentale, l’ultima parola dovrà mettercela direttamente il ministero dei Beni culturali e cioè la Direzione generale per il patrimonio paesaggistico.
FINANZIAMENTO A RISCHIO
Il tempo però stringe e quel milione di euro rischia di sfumare a meno che non trovi entro il 31 dicembre una nuova destinazione che il sindaco Marco Alessandrini ha deciso: il Teatro Michetti. Per completare il quadro di una giornata a tinte scure sindaco e presidente della Regione hanno dovuto incassare anche le critiche piovute da tutti i fronti politici. Se Maurizio Acerbo tira «un sospiro di sollievo per il pericolo scampato» chiedendo, tra varie opzioni, di destinare quei fondi ai senzatetto, il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri parla di un Alessandrini ormai finito che ha sparato a vuoto anche la sua ultima cartuccia: quella del ponte utile a distrarre l’attenzione dallo scandalo inquinamento marino che lo aveva travolto. Per lui, incassato il «clamoroso flop» il milione di euro dovrebbe essere invece destinato alla Stella maris o alla sistemazione della case popolari. E al recupero della Stella maris pensa anche il consigliere Ncd Guerino Testa (che, va detto, da prsidente della Provincia per l’ex colonia non fu capace di muovere paglia), il quale vede di buon occhio anche la sistemazione dell’ex Fea: «La decsione della Sovrintendenza - ha detto - è frutto di una irresponsabilità amministrativa che ha presentato un progetto nato senza il confronto con la città, con la politica e l’università». Più cauta, infine, la consigliera M5S Erika Sabatini: «Accolgo con piacere la notizia, ma aspetto l’ultima parola. Spero solo che quei fondi in caso di diniego finiscano in un’opera più utile alla collettività e al turismo della regione».

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