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Data: 19/12/2015
Testata giornalistica: Roma today
Trasporti, i lavoratori di Atac e Roma Tpl bocciano il nuovo contratto nazionale. In Atac su 5940 votanti, 2470 si sono dichiarati favorevoli mentre ben 3382 contrari. E così in Roma Tpl: i 'no' sono più del doppio dei sì. Il referendum sul nuovo contratto, a livello regionale, ha però dato esito positivo

I dipendenti di Atac e Roma Tpl bocciano l'ipotesi di accordo raggiunto il 28 novembre scorso per il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri. Lo dicono i numeri dell'esito del referendum che si è tenuto il 15, 16, 17 dicembre scorsi per la sua validazione. In Atac su 5940 votanti, 2470 si sono dichiarati favorevoli mentre ben 3382 contrari, con un'ottantina di voti dispersi tra schede bianche e nulle. La differenza è di ben 912 voti. E così in Roma Tpl i contrari sono più del doppio dei sì: su 711 votanti, 205 hanno dato il proprio consenso mentre 481 si sono espressi contro.
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I parere dei dipendenti 'romani' costituisce un nutrito fronte del 'no' che però, seppur per pochi voti, non ha prevalso sui favorevoli. L'esito regionale del referendum, con 4559 favorevoli contro 4451 contrari, promuove infatti l'ipotesi di accordo. Un risultato in linea con i numeri nazionali dove la consultazione ha promosso il nuovo contratto
A 'correggere' il risultato regionale, l'azienda Cotral dove su 1630 votanti, i favorevoli sono stati 1100 contro 520 no. Determinanti per il quadro del Lazio anche gli esiti delle urne di altre aziende private dove su 859 votanti, la maggior parte, 784 lavoratori, ha votato sì con soli 68 contrari.
Sulla situazione pesa, e non poco, un'incognita: Atac e Cotral attualmente aderiscono ad un'associazione datoriale, la Agens (Agenzia confederale dei trasporti e dei servizi) che non ha ancora ricononsciuto il contratto nazionale oggetto del referendum. Una cosa non da poco dal momento che le due aziende, insieme, contano quasi 8 mila dipendenti. Numeri che, come ricordano i sindacati, insieme fanno il 49% del Tpl nazionale. Nei giorni scorsi i sindacati hanno scritto anche al commissario capitolino Francesco Paolo Tronca e al prefetto di Roma Franco Gabrielli chiedendo di chiarire cosa accadrà nei prossimi mesi. La richiesta dei sindacati è quella "di applicare il contratto nazionale".
"Con estrema attenzione guardiamo all'esito positivo del referendum sull'ipotesi di rinnovo del Ccnl Mobilità Tpl. Un contratto nazionale che erano anni che era atteso. Il risultato positivo che porta con sé elementi positivi quali, ad esempio, la clausola sociale, elemento di garanzia occupazionale" commentano in una nota unitaria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di Roma e Lazio. "Guardiamo però con altrettanta attenzione al fronte dei 'no' nel Lazio, esasperato dalla continua incertezza in cui versa il Trasporto Pubblico Locale, sia dal punto di vista industriale che da quello della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro. Certo non aiuta la posizione dell'associazione datoriale a cui appartengono le due aziende principali del Lazio che non ha sottoscritto il rinnovo e a cui ora, anche a seguito di questo importante, seppur sofferto risultato, noi chiediamo di applicare il rinnovo del Ccnl. Infine ringraziamo gli oltre 9.000 lavoratori del Lazio che hanno partecipato al voto e che hanno contribuito a costruire il futuro di tutti i lavoratori e lavoratrici del settore".

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