ROMA Lo smog rovina il Natale ai romani: per la prima volta nella storia della Capitale, la tagliola delle targhe alterne arriverà anche a ridosso del 25 dicembre, visto che lo stop del pari e dispari è stato deciso dal Campidoglio anche per lunedì e martedì, proprio nel pieno dello shopping natalizio. Le centraline che registrano i livelli delle polveri sottili sono alle stelle, ma la formula delle targhe alterne si sta rivelando inutile e dannosa: invece di limitare le auto, sta facendo impazzire il traffico. Lo si è visto giovedì e ieri, quando si sono consumati altri due giorni a targhe alterne: poiché c’è una finestra in cui si può circolare (dalle 12.30 alle 16.30) in quella fascia oraria si concentra tutto il traffico, con ingorghi biblici. Non solo: fuori dalla fascia verde e sul raccordo, dove non valgono le targhe alterne, le automobili si moltiplicano. In sintesi: non solo è un sacrificio, ma è un sacrificio che non porta benefici. Ma quella delle Pm10 (polveri sottili) non è una piaga solo romana.
È un vero e proprio allarme, quello dello smog, a Roma ma anche nelle altre grandi città come Milano, Torino e Napoli. La capitale italiana dello smog, secondo i dati Legambiente, è Milano, che domina la classifica delle città più inquinate - la graduatoria è stilata sui dati ottenuti dalla centralina con il maggior numero di sforamenti - con ben 86 giornate dall'inizio dell'anno con concentrazione di polveri sottili superiore al limite di 50microgrammi per metro cubo. Decisamente oltre il tetto fissato per legge a 35 giorni.
RAPPORTO ”MAL D’ARIA”
Seguono Torino con 73 giornate "nere", Napoli con 59, Roma con 49 e Bologna con 35. E la situazione è critica anche in altre realtà. Non si tratta di eccezioni, non più almeno, ma, nella maggior parte dei casi, di eccessi che durano nel tempo.
IL PRIMATO
Il primato italiano ed europeo spetta alla pianura padana, con le grandi città come Brescia, Monza, Torino, Bologna. E appunto, Milano, dove, per correre ai ripari, Atm, fino al 24 dicembre, ha esteso la validità del biglietto all'intera giornata. A Roma, proprio per tentare di ridurre i livelli eccessivamente alti di Pm10, il Campidoglio ricorre periodicamente alle targhe alterne, ma, ha anche stabilito uno stop fino al 31 marzo all'interno della fascia verde per i veicoli più inquinanti, ossia euro 1 a benzina e euro 1 e 2 diesel. Per gli euro 0 il divieto è permanente e da novembre lo diventerà anche per euro 1 benzina e diesel euro 1 e 2. A Napoli è stato disposto il blocco di circolazione quattro volte a settimana, fino al 31 dicembre.
LE CAUSE
«La situazione attuale è figlia della mancanza di una politica di contenimento dello smog - spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico Legambiente - I miglioramenti segnalati in passato non erano legati all'adozione di strategie ma a condizioni climatiche e piogge. Il clima, in questo periodo, non consente la dispersione dell'inquinamento e ciò fa emergere il fenomeno in tutta la sua gravità». Il problema non interessa solo alcune aree ma l'intero Paese, al primo posto in Europa per numero di decessi legati alla qualità dell'aria, secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente: con 84.400 morti fino al 2012 - circa 3400 l'anno - l'Italia domina la drammatica graduatoria. Sul podio, ben distanziati, pure, Germania con 72mila decessi, e Francia con 52600.
Le cause sono da ricercare nell'eccessiva presenza nell'aria di micro polveri sottili, biossido di azoto e ozono nei bassi strati dell'atmosfera. E per tutte e tre queste voci l'Italia è al primo posto. Il meteo non sembra voler graziare il Paese. L'alta pressione continuerà nei prossimi giorni a "proteggere" la penisola da freddo e perturbazioni e ciò aumenterà la concentrazione di sostanze nocive negli strati più bassi dell'atmosfera.