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Pescara, 17/06/2025
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21/12/2015
Il Centro
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Trasporto pubblico in Abruzzo - Tua, accordo con i privati ma solo in vista delle gare. Pettinari (M5s): l’esecutivo ha intenzione di vendere parte delle quote. D’Alessandro: «Nessuna cessione di capitale, la società resta al 100% pubblica. Se avessimo ascoltato il M5S ora Arpa sarebbe già fallita e le altre società cedute» |
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PESCARA Il capitale della società Tua resterà al 100% nelle mani della Regione Abruzzo. Lo precisa il consigliere delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro rispondendo alle preoccupazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari che teme una prossima cessione della società a privati. «Fermo restando che i privati non sono il male», dice D’Alessandro, «così come non lo è il pubblico, tuttavia non vi è alcuna possibilità della partecipazione dei privati nel capitale sociale di Tua, la scelta della partecipazione totale della Regione al cento per cento, e la scelta dell'in house spazza via ogni dubbio e ogni possibilità di cessione a terzi. Non si può essere in house e cedere parte del capitale ai privati. In vista delle gare, invece, dobbiamo aprire ad una alleanza con i privati regionali, in ATI o in consorzio, per partecipare e vincere le gare». Sono in sostanza gli obiettivi del piano strategico 2014-2019 elaborato al momento della fusione di Gtm, Arpa e Sangritana in Tua. Piano che però accenna anche a scenari futuri non ancora chiari. Quando per esempio, citando gli accordi e le Ati con i vettori privati «riguardanti l’effettuazione di programmi di esercizio comuni», ne parla come di «necessaria premessa per forme di partenariato maggiormente strutturate». Ad allarmare Pettinari è stato il passaggio del Dpfr in discussione in Commissione in cui testualmente si parla di «forme di partenariato pubblico-privato» e di «progettazione di ulteriori aggregazioni, ivi incluse quelle previste nei provvedimenti legislativi al momento in discussione che prevedono l’apertura del capitale all’imprenditoria privata». Per Pettinari queste parole «danno ragione al M5S che in sede di discussione sulla società unica dei trasporti oltre ad esprimersi in maniera contraria denunciava il pericolo di una imminente privatizzazione del servizio. Ritengo», dice Pettinari, «che l’apertura al capitale privato sia una scelta scellerata che porterà inevitabilmente il settore alla decadenza». Difende invece la fusione D’Alessandro: «Chi in passato non ha fatto le fusioni, ha portato le società dritte alla svendita, a saldi di fine stagioni. La società unica ha evitato tale epilogo. Se avessimo ascoltato il M5S ora Arpa sarebbe già fallita e le altre società cedute».
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