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Pescara, 17/06/2025
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Data: 22/12/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Smog, allarme a Roma pronto il blocco auto con metro e bus gratis. Da Milano a Napoli non cessa l’assedio dell’inquinamento il piano del Comune capitolino con il sostegno del Governo.

ROMA Prepariamoci a una serie di blocchi totali del traffico perché l’assedio dello smog non arretra. «In questi giorni il mio studio è pieno di pazienti e non certo a causa del freddo», racconta Flaminio Mormile, docente di pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma. Basta questa constatazione di un medico per comprendere quanto sia grave l’emergenza smog nella Capitale e in molte altre città d’Italia. Si può aggiungere un altro numero: 23. Sono i giorni consecutivi di superamento a Roma del livello di polveri sottili fissato dalla legge (Pm10). Sopra i 50 microgrammi per microcubo la salute è a rischio, nella Capitale le centraline segnano l’allarme rosso dal 28 novembre. A Milano va anche peggio, perché è da un mese che le polveri sottili sono alle stelle, così come in altre città della pianura padana. Ma va molto male anche a Frosinone, a Firenze e a Napoli.
Non solo: le previsioni fino a Capodanno non promettono nulla di buono. Dopo Santo Stefano il commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca, potrebbe essere costretto - dopo la doppia razione di targhe alterne di questa settimana (oggi si fermano le pari) - a decretare il blocco totale del traffico. Ieri si è svolto un vertice sull’emergenza smog: vi hanno partecipato Tronca, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e i ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Ambiente, Gianluca Galletti. Si è parlato di Roma, ma si è guardato a tutte le città in emergenza. Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di sanità: «È pronto un provvedimento con un serie di interventi strutturati per affrontare al meglio l'emergenza smog. Non solo misure come le targhe alterne, ma raccomandazioni per tutti i decisori sul territorio nazionale perché l'inquinamento dell'aria non è un problema solo delle grandi città». Chiaro, no? Le targhe alterne non bastano. Oggi sarà diffuso un decalogo in cui si dice ai cittadini come comportarsi (usare il meno possibile le auto, non abusare degli impianti di riscaldamento, utilizzare i mezzi pubblici, non accendere i caminetti, ai comuni sarà chiesto di lavare le strade). Ma il governo ha offerto anche un aiuto alle città per incentivare l’uso del trasporto pubblico, con l’ipotesi di non fare pagare il biglietto di bus e metro.
CAUSE
Come detto, l’emergenza polveri sottile, determinata da inedite e perduranti condizioni metereologiche riguarda molte città e l’Italia è in linea con il resto d’Europa e per fortuna senza i livelli catastrofici di smog di Pechino. Nicola Pirrone, direttore dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Cnr: «Il tasso di inquinamento in una città è determinato da tre fattori: emissioni, reazioni chimiche e stato fisico della bassa atmosfera. In Italia abbiamo acceso i riscaldamenti, ma soprattutto abbiamo a che fare con una situazione meteorologica molto particolare: alta pressione persistente. Questa situazione non sembra dover cambiare nei prossimi giorni. Si determina una forte divisione tra gli strati più bassi dell'atmosfera e quelli superiori, impedendo agli inquinanti emessi al suolo di disperdersi verso l'alto. La mancanza di vento impedisce inoltre il trasporto degli inquinanti verso l'esterno delle città». In pratica: servirebbero vento e pioggia. Ma visto che le previsioni dicono altro, ora si rischia una cura da cavallo, soprattutto a Roma. Morale: si aspetta Natale, si spera che con la chiusura delle scuole e la fisiologica diminuzione del traffico dei giorni festivi le polveri sottili si disperdano. In caso contrario: blocco totale del traffico. E forse un giorno solo non sarà sufficiente.

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