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Pescara, 09/05/2025
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Data: 13/01/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Targhe alterne, multe e polemiche. I vigili hanno controllato 650 vetture, 17 le multe elevate. Ordinanza rispettata, traffico dimezzato nelle ore del blocco. Disagi e proteste, sorpresi gli automobilisti da fuori «Per abbattere le polveri meglio intervenire sulle caldaie». I commercianti: «Città deserta

Automobilisti scettici, ma rispettosi delle regole con sole 17 sanzioni da 164 euro spiccate dalla Polizia municipale su 650 controlli, traffico ridotto al minimo, ma anche meno clienti nelle boutique del centro con i commercianti sul piede di guerra, furibondi all’idea di venire surclassati dai centri commerciali. In attesa che siano i dati Arta a decretare o meno un miglioramento della qualità dell’aria a Pescara, è questo il bilancio agrodolce del primo giorno di targhe alterne in città. In effetti ieri mattina alle ore 9, con l’entrata in vigore dell’ordinanza comunale che fino alle 12,30 e poi dalle 15,30 alle 18,30 consentiva la circolazione delle sole automobili con targa pari - nonostante le tante categorie esentate - il primo effetto del provvedimento è stato proprio quello di eliminare gli ingorghi da snodi normalmente trafficati, come via Nicola Fabrizi, via Ravenna, via Venezia, ma anche piazza Italia e viale D’Annunzio, per la gioia di alcuni cittadini: «Stamani - esulta Marina Colasacco, automobilista pescarese - c’era la metà del traffico normale e, se questi sono i risultati cercati, sono più che a favore delle targhe alterne».
Ciononostante, davvero in pochi si sono lasciati entusiasmare dalla viabilità più fluida: «Questa iniziativa - sbotta la signora Stefania Sergiampietri, pescarese - non risolve nulla, piuttosto bisogna intervenire sugli impianti di riscaldamento e utilizzando autobus elettrici». Per altri, le targhe alterne rappresentano un rimedio tardivo: «Ormai il tempo sta cambiando - osserva Fabrizio Iezzi, proveniente da Chieti -, verrà la pioggia e le polveri sottili nell’aria scenderanno. Meglio adottarle con la bella stagione, quando il meteo è stabile». Ma il vero disagio l'ha provato chi ieri, ignaro, è giunto a Pescara da fuori regione: «L'iniziativa - lamenta Francesco De Poli, automobilista casertano - non è stata pubblicizzata fuori, mancavano i cartelli all’ingresso della città e ho dovuto prendere in prestito un auto con targa pari».
OTTO POSTI DI BLOCCO Intanto, a garantire il rispetto dell’ordinanza comunale c’era la Polizia municipale che ha predisposto otto posti di blocco in altrettanti punti della città, a partire dai confini con Montesilvano, Francavilla al mare e Spoltore: «La giornata è stata tranquilla - commenta il maggiore Matteo Silvestris, responsabile della Sicurezza stradale -, con la prescrizione della circolazione delle targhe pari rispettata dai più. Anzi, considerando l’elevato importo della sanzione, non ho mai riscontrato un rispetto così elevato delle regole da parte dei pescaresi». Eppure di targhe dispari in circolazione, complici le tante deroghe contemplate dall’ordinanza, se ne sono viste specie sulla via Tiburtina o al confine con Montesilvano: «Tra invalidi, donne in gravidanza o con bebè a bordo e altro ancora le eccezioni sono state tante, ma in pochissimi hanno cercato di circolare senza averne diritto» aggiunge Silvestris.
COMUNE SODDISFATTO Soddisfazione è stata espressa anche dall’amministrazione comunale: «Chiudiamo una prima giornata - commenta Enzo Del Vecchio, assessore alla Mobilità - che ci auguriamo abbia portato giovamento alla situazione dell’aria che è preoccupante da settimane, insieme con le condizioni meteo che speriamo contribuiscano all’abbattimento delle polveri sottili». Masticano amaro, infine, i commercianti che riscontrano la mancanza di clienti: «Altro che Dakar - lamenta Roberto Cardelli, titolare della boutique Le magie -, il deserto è a Pescara con le targhe alterne che dirottano i clienti nei centri commerciali, proprio nella prima settimana di saldi. Se Confcommercio e Confesercenti non faranno qualcosa, reagiremo da soli».


I commercianti: «Città deserta». Ancora voci contro nel Pd

Per Francesco Pagnanelli e Giacomo Cuzzi, rispettivamente consigliere e assessore Pd, il provvedimento delle targhe alterne ha già una data di scadenza: «Oggi è andata così - hanno detto ieri -, giovedì si fermano le targhe pari e poi finiamola perché ariverà la pioggia e anche la neve». Per il vice sindaco Enzo Del Vecchio «l’ordinanza resterà in vigore almeno fino alla fine del mese perché c’è bisogno di ripulire l’aria, per questo abbiamo anche avviato già il lavaggio delle strade». L’ordinanza delle targhe alterne continua dunque a dividere il Pd e il direttivo di lunedì in via Lungaterno non è servito a placare le turbolenze tra consiglieri e vice sindaco (oggi conferenza stampa del gruppo consiliare). Per questo fine settimana si prevede il grande freddo e, più delle auto, saranno le caldaie - questo il timore - ad alzare il Pm10. Caldaie che nessuno crede vengano controllate, quelle private in primis ma anche quelle dei palazzi pubblici: stando al tepore percepito l’ordine del sindaco di ridurre a 19 gradi la temperatura è disatteso un po’ da tutti. Calda, anzi rovente, è anche la protesta dei commercianti contro le targhe alterne. «La città è un deserto e nel pieno del periodo dei saldi gli incassi sono azzerati. Occorre un immediato dietrofront del Comune o altrimenti Pescara muore. Stiamo anche valutando di non far venire i dipendenti a lavorare giovedì e rimanere chiusi». È Vittorio Fascina, di Victor’s shoes, ad aprire il fuoco delle dichiarazioni degli associati Confcommercio contro le targhe alterne. I negozianti del centro sparano ad alzo zero: «Dai commercianti di abbigliamento e calzature ai titolari di pubblici esercizi - dice Carlo Miccoli del bar Excelsior - si alza un coro di dissenso unanime contro un provvedimento inutile e anacronistico che creerà danni ingenti alle attività economiche cittadine a vantaggio dei centri commerciali. Questa mattina anche nel nostro bar che ha una clientela affezionata l’incasso è sceso del 60 per cento». Gauro Zulli, di Zulli Sport in via Firenze: «Un errore madornale fatto tra l’altro dopo il fallimento del medesimo provvedimento in altre città tra cui Roma. Nelle strade dello shopping non si vede nessuno. Un vero disastro».
E’ ferma anche la posizione del fronte Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato a chiusura della prima giornata di targhe alterne. «Il bilancio è negativo - dicono i vertici delle confederazioni - e a pagare sono stati solo i piccoli imprenditori. I pescaresi e i cittadini dei Comuni limitrofi sono stati terrorizzati e hanno preferito non entrare in città: ci chiediamo a cosa sia servita questa inutile dimostrazione di autorità da parte dell’amministrazione in una città sferzata da un vento eccezionale ed alla vigilia di una tornata di maltempo annunciata da tutti i sistemi di calcolo meteorologico. Il prezzo pagato - concludono le cinque associazioni di categoria - è una tassa occulta che il Comune di Pescara ha scelto di imporre alle piccole imprese».

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