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Pescara, 02/05/2025
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Data: 21/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Bus e metro, cambia tutto. Rimborsi e maxi multe. Giro di vite nei confronti dei “portoghesi”: 200 euro di sanzione ai senza biglietto. Nuove misure per il trasporto locale. Indennizzo dopo i 30 minuti di ritardo.

ROMA Conviene viaggiare gratis su bus e metropolitane rischiando 200 euro di multa? I portoghesi in servizio permanente effettivo che non pagano il biglietto devono cominciare a farsi qualche domanda. Tanto più che quando la riforma del trasporto pubblico locale, attualmente sul tavolo del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sarà legge ci sarà anche il rischio di essere beccati sul fatto dalle telecamere. Che potranno essere usate come strumenti di prova per colpire chi usufruisce dei mezzi pubblici senza avere in tasca il titolo di viaggio. Arrivano i provvedimenti attuativi della riforma Madia sulla Pubblica amministrazione e si stringe il cerchio sui furbetti dei trasporti. I passeggeri che viaggiano su autobus e metropolitane senza aver strisciato il biglietto, potrebbero incappare in una multa pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e non superiore a 200 euro. Una mossa che però ha fatto storcere il naso al Codacons, secondo il quale «sarebbe stato ovvio pensare a misure che potenzino il servizio, e non certo a punizioni pesanti per i passeggeri, già danneggiati da disservizi». Tuttavia, dal momento che l’evasione vale 400 milioni l’anno in questo campo e che solo 3 italiani su 10, quando vengono pizzicati, pagano le sanzioni, il governo ha deciso di andarci giù duro. Così arrivano più poteri per i controllori su bus, tram e metro. Infatti le aziende del trasporto pubblico locale, per contrastare l’evasione nel settore, potranno anche affidarsi a soggetti esterni «qualificabili come agenti accertatori», che, nei limiti del loro servizio, acquisteranno la «qualità di pubblico ufficiale». È previsto inoltre che il ministero dell’Interno possa mettere a disposizione «agenti ed ufficiali aventi qualifica di polizia giudiziaria, secondo un programma di supporto agli agenti accertatori» per periodi non superiori ai tre anni e con copertura dei costi a carico dell’ente che fa la richiesta. Sempre al «fine di assicurare il più efficace contrasto al fenomeno dell’evasione tariffaria» possono essere utilizzate anche «le rilevazioni dei sistemi di video sorveglianza presenti a bordo dei veicoli e sulle banchine di fermata». E le registrazioni possono rappresentare «mezzo di prova, nel rispetto della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, per l’identificazione di eventuali trasgressori che rifiutino di fornire le proprie generalità agli agenti accertatori, anche con eventuale trasmissione alle competenti forze dell’ordine». A questo pesante giro di vite, fa da contraltare qualche apertura per i viaggiatori onesti. Se viaggiare senza biglietto potrà costare molto caro, una misura di tutela invece, verrà introdotta con la previsione di un rimborso per gli utenti in caso di ritardi e cancellazione di corse. Il diritto al rimborso scatterà dopo 30 minuti nel caso di trasporto pubblico urbano e di un’ora per corse extraurbane. Tutto questo nel caso in cui i disservizi siano determinati da cause di forza maggiore come calamità naturali, scioperi o altri eventi imprevedibili.

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