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Pescara, 20/04/2024
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Data: 27/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Ryanair, c’è uno spiraglio. Un vertice il 15 marzo. Il direttore commerciale della compagnia, O’Brien, accetta l’invito di D’Alfonso. Sarà a Pescara per riparlare dei voli: «Ma convincete il governo a rivedere le tasse»

PESCARA La partita non è chiusa: Ryanair accetta di incontrare il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per riesaminare la decisione della compagnia low cost di abbandonare l’aeroporto di Pescara. Il vertice si farà il 15 marzo, alle cinque della sera, nell’ufficio pescarese del governatore, in viale Bovio, e probabilmente sarà seguito da una cena. La disponibilità all’incontro è arrivata attraverso una mail spedita dal direttore commerciale del grande vettore di Dublino, David O’Brien. Un breve messaggio scritto in inglese in cui il manager non rinuncia a togliersi i sassolini dalla scarpa, ribadendo che l’annunciato addio è motivato dal fatto che il governo italiano ha aumentato del 40% le tasse sui passeggeri «in order to subsidise the ex Alitalia pilot redundancy fund», ovvero «solo per finanziare il fondo destinato ai piloti dell’ex Alitalia». O’Brien insiste poi sulla necessità che la Regione faccia tutto ciò che è in suo potere per convincere il governo ad abolire una tassa che Ryanair considera «discriminatoria e punitiva», ribadendo comunque la disponibilità all’incontro nel corso del prossimo viaggio in Italia previsto per metà marzo. Immediato il riscontro del presidente, che ha fatto presente al manager irlandese di avere già incontrato il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, il quale ha ribadito la sua disponibilità a intervenire sul controverso balzello, pur facendo notare di avere qualche dubbio sul fatto che sia proprio quello il reale motivo della decisione di Ryanair, che oltre che Pescara minaccia di abbandonare lo scalo sardo di Alghero. D’Alfonso segnala poi di essere intervenuto anche a livello europeo sui leader dei due maggiori partiti del Parlamento di Strasburgo per fare presente che occorre preservare gli aeroporti minori, fondamentali per assicurare rapidi spostamenti nel mercato interno. Anzi: proprio le norme emanate dalla Commissione prevedono che si possano rivedere le regole sulla concorrenza per quel che riguarda gli scali con meno di 700 mila passeggeri all’anno, per non costringerli alla chiusura. Il governatore, infine, ha fatto presente a O’Brien che nell’aeroporto di Pescara stanno per partire lavori di ammodernamento per 9 milioni di euro, finalizzati a migliorare sicurezza e comfort dei passeggeri. E adesso ci sono quasi 20 giorni per formare un pacchetto di proposte che inducano Ryanair alla retromarcia. Una curiosità per chiudere: O’Brien ha risposto con un certo ritardo perché il primo messaggio del governatore era arrivato a un indirizzo mail non più attivo. Ora i collegmenti sono stati ristabiliti.

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