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Pescara, 13/05/2024
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Data: 31/03/2016
Testata giornalistica: Il Centro
La Cgil: corsa a un euro, un problema per Tua. Rolandi: «L’assenza di norme regionali ha favorito uno scenario di estrema confusione, dal quale le imprese private hanno indubbiamente ricevuto uno straordinario assist» (l'articolo in pdf)

L’AQUILA «Andremo fino in fondo alla vicenda, per capire quanto eventualmente ci sia di premeditato rispetto all’assenza di norme regionali, che ha favorito uno scenario di estrema confusione, dal quale le imprese private hanno indubbiamente ricevuto uno straordinario assist».
Lo afferma il segretario regionale della Filt-Cgil, Franco Rolandi, in merito alla notizia della società privata che sta per attivare una nuova corsa L’Aquila-Roma, al costo promozionale di 1 euro. La Filt-Cgil chiama in causa la Regione, che «si è limitata a fare spallucce, annunciando una prossima presentazione di una specifica norma che vada a regolamentare e programmare i servizi minimi. Un provvedimento che ovviamente arriverà tardi, quando il danno sarà forse irrecuperabile. A nulla infatti è servito il richiamo di questo sindacato, e non solo, al continuo utilizzo di pensionati/autisti da parte proprio di quella stessa impresa privata, che tra qualche giorno andrà a sovrapporsi sulla linea L’Aquila-Roma».
«Una tratta che, a differenza di quanto si potrebbe ipotizzare», sottolinea Rolandi, «costituisce per la Regione un servizio minimo da garantire dal momento che non esiste alcuna alternativa rispetto al trasporto su gomma. Non è un caso quindi che l’ente, ormai da anni, finanzi attraverso la contribuzione pubblica questa tratta, garantendo percorrenze di poco inferiori a 1.400.000 Km e trasportando annualmente 360mila viaggiatori/pendolari».
Rolandi ricorda la sentenza del Tar di Pescara dello scorso anno, «con cui la magistratura, dando ragione al vettore privato, ha evidenziato le responsabilità della Regione Abruzzo per non aver individuato chiaramente i servizi pubblici essenziali, alla quale si è aggiunta ora la sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato il giudizio del Tribunale amministrativo regionale.
Ancora più inquietante, se vogliamo, è lo scenario che ci è stato prospettato per le linee commerciali (collegamenti dall’Abruzzo verso Roma, Napoli, Salerno e Bologna). Il presidente di Tua, Luciano D’Amico, ha fornito dettagli sulle presunte perdite registrate lo scorso anno, ma numeri e dati sono in realtà poco credibili, se li rapportiamo a quelli annunciati dalla stessa azienda solo pochi mesi fa.
È stata poi ribadita la volontà di trasferire tutti i servizi commerciali a Sangritana spa, la società commerciale creata ad hoc ed attualmente presieduta da Pasquale Di Nardo, ovvero uno dei tanti amministratori politici delle tre aziende accorpate, cui il governatore D’Alfonso», conclude Rolandi, «ha continuato a garantire una comoda e redditizia poltrona».

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