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Pescara, 04/07/2025
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Data: 01/04/2016
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
730 precompilato, il 95% dei contribuenti ha dovuto rettificare le informazioni

Sono circa 13 milioni i dipendenti e pensionati che hanno utilizzato per la prima volta il 730-precompilato. Di questi 11,5 milioni, pari all'89,2% ha chiesto aiuto a Caf e intermediari mentre i restanti 1,4 milioni (10,8% della platea) hanno operato autonomamente. È quanto emerge dai dati delle dichiarazioni dei redditi Irpef dichiarati nel 2015 (redditi 2014) pubblicate sul sito del ministero dell'Economia.
I dati proposti dall'amministrazione finanziaria nella dichiarazione precompilata sono stati accettati senza modifiche solo dal 5,1% dei contribuenti (oltre 665.000 soggetti), mentre il restante 94,9% ha dovuto rettificare o integrare le informazioni già in possesso del Fisco.

Dall'analisi dei dati emerge che la rinuncia alla detrazione di alcuni oneri tra i quali assumono rilievo quelle sanitarie sia stato un fenomeno del tutto marginale. Tra i 665mila contribuenti che hanno accettato la precompilata proposta dal Fisco solo 109mila soggetti (0,3% del totale contribuenti) hanno accettato la dichiarazione senza integrare tali spese, avendole invece presentate in dichiarazione l'anno precedente.

L’utilizzo del precompilato aumenta al crescere del reddito, raggiungendo il massimo,
(71%) nella classe da 26mila a 35mila euro, per poi decrescere nelle classi successive arrivando al 46% per i contribuenti con redditi superiori a 300mila euro.

Bonus 80 euro
Dalle dichiarazioni 2015 emerge che circa 11,3 milioni di soggetti hanno avuto diritto al bonus “Renzi” per un ammontare di circa 6,1 miliardi di euro mentre l'ammontare erogato dal sostituto d'imposta è stato pari a circa 6 miliardi di euro. Inoltre oltre 1,6 milioni di soggetti (pari al 14% del totale soggetti con diritto al bonus) hanno fatto valere gli 80 euro in dichiarazione in forma parziale o totale (per un importo di 404,8 milioni di euro), di cui il 31% (pari a circa 509mila soggetti) ha dichiarato di fruirne integralmente in dichiarazione. Sono invece oltre 1,4 milioni i soggetti che hanno dovuto restituire integralmente o parzialmente il bonus di 80 euro (per un importo di 321 milioni di euro). Di questi il 55% (pari a 798mila soggetti) ha dichiarato una restituzione integrale.

Imposta netta in calo del 4%
L’effetto bonus 80 euro si fa sentire sull’imposta netta dichiarata, che nel complesso è stata pari a 151,2 miliardi e proprio alla luce dello «sconto» mostra un calo del 4 per cento. A livello medio, dipendenti e pensionati hanno pagato 4.920 euro di Irpef a dichiararla sono 30,7 milioni di contribuenti, pari al 76% dell’intera platea Irpef. Ciò equivale a dire che sono circa 10 milioni gli incapienti, ossia coloro che hanno un imposta netta pari a zero in quanto sono titolari di reddito nella soglia di esenzione o hanno diritto a detrazioni che azzerano l’importo dovuto al Fisco.

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