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Pescara, 09/10/2024
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09/04/2016
AbruzzoWeb
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«Roma-L'Aquila a 1 euro, Gaspari è abusivo! ». Affondo della Cgil, «Subito nuove norme» |
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L'AQUILA - "Sembrerebbe che il vettore privato stia attualmente operando su tratte oggetto di contribuzione regionale senza le opportune autorizzazioni da parte della Direzione trasporti della Regione Abruzzo e senza una sentenza definitiva da parte del Consiglio di Stato".
Lo dicono Franco Rolandi e Rita Innocenzi della Cgil, a proposito del nuovo servizio di collegamento L'Aquila-Roma offerto dalla compagnia Gaspari Bus ad appena 1 euro, contro gli oltre 11 di quello che dovrebbe essere servizio pubblico.
"Contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, presso la sede della Regione Abruzzo, dal consigliere regionale con delega ai Trasporti Camillo D’Alessandro - spiegano i due sindacalisti - non è stata pubblicata alcuna sentenza da parte del Consiglio di Stato che abbia confermato o meno il giudizio espresso dal Tar di Pescara rispetto al ricorso presentato da un vettore privato intenzionato a sovrapporsi alla società regionale di trasporti Tua nell'espletamento di alcuni servizi essenziali nella tratta L'Aquila-Roma".
"In quella circostanza infatti, affrontando il tema dell'avvio di un nuovo servizio sulla direttrice Roma-L'Aquila in concorrenza con la società Tua ed a prezzi altamente competitivi, era emersa la chiara responsabilità della Regione Abruzzo per non aver legiferato in tema di Piano regionale dei trasporti, Programma triennale dei servizi e Piano dei servizi minimi consentendo al vettore privato di ottenere il giudizio favorevole e alquanto scontato da parte della magistratura a cui ha fatto ricorso attraverso il Tribunale amministrativo regionale", aggiungono i due.
"A questo punto si rende non più rinviabile la definizione di norme che disciplinino e individuino i servizi minimi regionali così come avviene nel resto del Paese".
"Per tali ragioni la Filt Cgil Abruzzo - si legge ancora nella nota di Rolandi e Innocenzi - unitamente alla confederazione regionale, sta predisponendo una lettera aperta indirizzata a tutti i capigruppo presenti in Consiglio regionale affinché si affronti immediatamente tale discussione senza trascurare gli aspetti che hanno determinato per la Regione Abruzzo e per altre cinque Regioni a statuto ordinario (Marche, Molise, Puglia, Campania e Basilicata) importanti decurtazioni di finanziamenti derivanti dal Fondo nazionale dei trasporti".
"Nello specifico e ricordando che il taglio di risorse al trasporto locale che il Governo Renzi ha imposto all'Abruzzo ammonta a 8 milioni di euro, è quanto mai necessario che si faccia chiarezza su questa penalizzazione e sulle cause che ne hanno determinato l'insorgenza", concludono.
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