ROMA Meno incentivi uguale meno contratti stabili. Pur restando in territorio positivo, il dato del primo trimestre del 2016 è peggiore del 77% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Da gennaio a marzo sono stati infatti stipulati 428.584 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di quelli precari) mentre le cessazioni, sempre di contratti a tempo indeterminato, sono state 377.497, con un saldo positivo di 51.087 unità. Nel 2015 il saldo positivo era stato di 224.929. Persino nel 2014 i “nuovi” contratti stabili, quando ancora non c’erano gli incentivi, erano stati di più: 87mila. A tracciare l’andamento è l’Inps che sottolinea come il calo sia «da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015 in corrispondenza dell’introduzione degli incentivi». Da inizio di quest’anno lo sgravio contributivo per chi assume stabilmente è stato ridotto a 3.250 euro (dai precedenti 8mila) e la sua durata è stata portata da tre a due anni. Sta di fatto che da gennaio a marzo 2016 sono stati firmati 1.188.000 contratti di assunzione, una riduzione di 176.000 rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-12,9%). Continua, invece, il boom dei voucher, i buoni per il lavoro accessorio che valgono 10 euro nominali. Nel primo trimestre 2016 ne sono stati venduti 31,5 milioni con un boom del 45,6% rispetto al 2015. Sul versante dei contratti a tempo determinato c’è una maggiore stabilità con 814.000 assunzioni, in calo dell’1,7% sul 2015. Davanti a questi dati la Cgil si chiede: «Che fine hanno fatto i milioni di posti di lavoro? A noi i conti tornano, visto che avevamo stimato sia l’effetto doping del jobs act sia il divario delle assunzioni», dice il segretario confederale Serena Sorrentino. Polemica anche la minoranza Pd, con Miguel Gotor, che invoca «un check-up su lavoro e scuola dopo le elezioni comunali». I partiti di opposizione tornano all’attacco. Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle twitta: «L’Inps intona il requiem del jobs act di Renzi, ma i cittadini avevano già avvertito la fregatura». Sotto attacco, interviene il Pd: «È in atto la più inaccettabile delle mistificazioni. L’occupazione stabile - assicura Edoardo Fanucci, vicepresidente della commissione Finanze della Camera - continua a crescere».