Iscriviti OnLine
 

Pescara, 04/07/2025
Visitatore n. 745.169



Data: 17/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Lanciano - Pupillo-D’Amico, scontro sui programmi. Il sindaco uscente attacca: «Un flop la fusione dei Comuni». Il centrodestra controbatte: «Il Central park è una bufala»

LANCIANO «La Paolucci che si vantava di essere uscita dai partiti, di essere l’alternativa a centrodestra e centrosinistra, oggi prende in giro i suoi elettori: dopo il primo turno ha dimostrato di fare il contrario di quanto aveva predicato per anni e negli ultimi mesi di campagna elettorale». Il sindaco uscente Mario Pupillo torna sull’apparentamento siglato tra i due candidati del centrodestra e lo fa assieme ai rappresentanti delle liste civiche Pino Valente (Progetto Lanciano) e Davide Caporale (Lanciano Vale). «Pensavamo di poter dare uno slancio all’azione amministrativa avviando la trattativa con la Paolucci», precisa Pupillo che dichiara di non aver mai parlato personalmente con la leader di Libertà in azione, ma di aver fatto fare da tramite ai rappresentanti della Regione, Silvio Paolucci e Luciano D’Alfonso, «ma sempre con una condizione esclusiva, determinata e irrinunciabile: l’esclusione di CasaPound». Il sindaco uscente rimarca poi l’inadeguatezza di alcuni punti del programma della Paolucci che lo stesso Errico D’Amico aveva stigmatizzato in campagna elettorale: «Come si fa a parlare di unione dei Comuni se non si sono nemmeno convocati i sindaci del territorio? In Abruzzo stesso abbiamo un esempio di flop di questo tipo di progetti, la Grande Montesilvano, fallita miseramente». Caporale e Valente precisano, invece, che la loro scelta è sempre stata in antitesi con il centrodestra locale e i suoi rappresentanti. Sul fronte del centrodestra a sostegno di D’Amico sono intervenuti ieri il presidente della commissione regionale vigilanza, Mauro Febbo, e il parlamentare di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano. «La delibera di D’Alfonso sul Central park nella zona dell’ex ippodromo è una bufala», attaccano gli esponenti di FI, «nello stesso documento è specificato testualmente che l’atto deliberativo “al momento non comporta alcun impegno di spesa o accertamento d’entrata”». Febbo denuncia anche che, per ottenere la delibera di convocazione di giunta, ha dovuto minacciare di chiamare i carabinieri. «Non ci sono fondi né progetti di cantierabilità per il Central park lancianese che è una balla colossale», insiste Di Stefano. «Non abbiamo mai preso in giro i cittadini», evidenzia invece il candidato D’Amico, «né illuderli con false promesse». «Non mi aspetto niente di meglio delle bugie da chi per il programma fa il copia incolla con quello del 2011», affonda la Paolucci. «La giunta regionale ha deliberato l’intervento di Central Park come prioritario», replica a stretto giro il consigliere regionale Camillo D’Alessandro (Pd). «Il Parco delle Rose a Lanciano si farà esattamente secondo quanto previsto nella delibera n.367 del 3 giugno. Chi lo nega compie una disperata opera di mistificazione», è il commento del presidente della Regione, D’Alfonso, «l’area può e deve essere riqualificata, secondo le previsione progettuali dell’amministrazione civica, per restituire alla città un patrimonio ambientale che ha anche una valenza storico-culturale, per scongiurare che la stessa area finisca ulteriormente nel degrado e divenire ritrovo di malintenzionati, per consentire a giovanissimi, anziani e famiglie di avere uno spazio a forte vocazione ludica e per contribuire a dare al quartiere un valore aggiunto utile per le attività turistiche dell’intera area frentana. Nel Masterplan ci sono 61 milioni dedicati al completamento delle piste ciclabili e l’intervento su Lanciano (del costo di 1,5 milioni, l’80% a carico della Regione, Ndc) troverà copertura su questo capitolo».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it