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Pescara, 04/07/2025
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Data: 05/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cgil cauta sull'operazione Todisco «Chiediamo certezze per Bussi»

BUSSI Tra aspettative e preoccupazioni Bussi si prepara a scrivere una nuova pagina della storia della chimica. Dalla Montecatini a Todisco, passando per cambio di nome e produzioni. In più di cento anni. L'ultimo passaggio, da Solvay a Todisco, preoccupa la Filctem Cgil che interviene nella vicenda a seguito dell'incontro presso l'Unione industriali di Pescara, nel quale la Solvay ha annunciato la cessione delle produzioni e del sito industriale al gruppo Todisco. «Nel corso della riunione - si legge in una nota - abbiamo manifestato il nostro disappunto e richiesto un incontro con la nuova proprietà alla quale abbiamo chiesto di presentare un piano industriale che, oltre all'aspetto produttivo, contenga le garanzie per il rispetto ambientale, i tempi e le ricadute occupazionali in una logica di sviluppo sostenibile».
L'incontro è stato anche l'occasione per stigmatizzare il comportamento della Solvay che «ha condotto un'operazione così complessa senza coinvolgerci per quanto riguarda le maestranze e il loro futuro». E ricordare che Solvay ha dichiarato «il sito di Bussi come non strategico, e quindi da chiudere, sin dal 2002» (anno del suo arrivo a Bussi) e che «in 14 anni si sono persi oltre 400 posti di lavoro causando dei danni incalcolabili per chi si è ritrovato di colpo a dover mandare avanti una famiglia senza stipendio». Ma adesso bisogna pensare al futuro. «Alle istituzioni e agli imprenditori coinvolti - continua la Filctem - chiediamo un comportamento leale e trasparente». Un messaggio forte e chiaro che si conclude con una promessa: «Da adesso in avanti noi vigileremo con attenzione denunciando qualsiasi strategia che non sia finalizzata al rilancio occupazionale del sito e al risanamento ambientale, perché questo territorio ha già dato troppo, in termini di perdita di posti di lavoro e di dissesto ambientale».
Anche in paese, tra i disoccupati, il clima è di preoccupazione: «E a noi chi ci pensa?». Sull'intera vicenda, dal contenzioso legale Solvay- Edison all'accordo Solvay-Todisco, chiedono di fare chiarezza, con un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, i parlamentari abruzzesi Gianluca Fusilli, Vittoria D'Incecco, Tommaso Ginoble, oltre a Federico Massa e Diego Zardini.

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