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Pescara, 16/04/2024
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Data: 19/08/2007
Testata giornalistica: Il Centro
I bus sono il tallone d'Achille della città. Gli alberghi perdono posizioni La sanità peggio dell'anno scorso. Alle 23 pochi autobus

Il voto dei vacanzieri La protesta: qui mancano le pensioni a basso costo

PESCARA. Il mare «non sarà quello della Sardegna o di Vieste ma è bello», la città «una delle poche ancora vivibili», ma nell'accoglienza Pescara rimedia la bocciatura da parte dei turisti. Sono le strutture ricettive e i servizi in generale il tallone d'Achille della «città veloce» che si prepara ai Giochi del Mediterraneo. Altra spina nel fianco, il traffico e i trasporti. La fotografia scattata dai forestieri nell'estate 2007 assomiglia a quella degli anni precedenti: lunghe code di auto e clacson impazziti fanno perdere parecchi punti agli occhi del visitatore. Nel complesso, Pescara non raccoglie più che un 6.
Il turista fai-da-te rimane deluso soprattutto dalle strutture alberghiere: «Esclusi i grandi hotel, non ci sono alberghi di fascia media con un giusto rapporto qualità/prezzo», fa notare un gruppo di giovani del Salernitano.
Sono arrivati la scorsa settimana da Angri e al loro ultimo giorno in città sfogano l'amarezza per il trattamento riservato loro: «Una sera ci hanno lasciato senza cena dicendo che avevano finito tutto e quando ci siamo diretti nei ristoranti della riviera ci hanno risposto che le cucine chiudono alle 23», polemizza Marco. «Bistrattano sempre la Campania, ma da noi, anche nelle trattorie più semplici, sono cortesi e disponibili».
«Per non parlare delle stanze, sporche e maleodoranti», aggiunge Giovanna. Per le tre coppiette, il voto è uno solo: «3».
«Qui un tre stelle corrisponde a due, i servizi sono di basso livello ma costano caro», fanno eco Giusy e Elisa, mamma e figlia di Piacenza.
Per traffico e trasporti, la media dei voti che i turisti si sono divertiti ad assegnare non va rispettivamente oltre il 6,3 e il 5,5.
«Le strade sono abbastanza intasate e difficili da attraversare, anche se noi siamo abituate a Foggia, dove è peggio», osservano Giovanna e Rosa, 20 e 21 anni, anche loro in partenza dopo 5 giorni pescaresi.
Vanno a Mirabilandia, si sono fermate qui per spezzare il viaggio. E confermano il trend del turismo mordi e fuggi: Pescara città di passaggio per chi è diretto a nord o al sud.
«Questi pochi giorni ci sono però bastati per vederla tutta», aggiungono le ragazze che, stufe della spiaggia, hanno preferito spesso la periferia al centro, attratte dai centri commerciali.
Il mare si conferma comunque gradevole per i turisti e strappa anche quest'anno la sufficienza: «La spiaggia è bella e pulita», commenta entusiasta Olga, un mese sull'Adriatico insieme a marito e figli, direttamente da Charleroi.
Tirando le somme, a rialzare la media è, come sempre, la voce divertimenti.
La movida pescarese piace a grandi e piccini. Nessun rischio, invece, per la sanità.
La maggior parte dei turisti non ha avuto il dispiacere di dover ricorrere al pronto soccorso. Per quasi tutti il 6 è «sulla fiducia».

Alle 23 pochi autobus

«Abbiamo visto solo un taxi in giro, non ce ne sono, come non ci sono autobus che la sera colleghino le due riviere». La comitiva napoletana elenca le pecche del trasporto pubblico: «Se dopo le 23 ci fossero i mezzi faremmo volentieri a meno della macchina per andare a divertirci. Qui trovare spazi per lasciarla è impossibile. Perchè non fanno un parcheggio sotterraneo?».

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