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Pescara, 26/04/2024
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Data: 13/10/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
Manovra: il governo convoca i sindacati. Il ministo Poletti ha fissato un incontro per lunedì 16 ottobre, subito dopo la mobilitazione indetta per sabato da Cgil, Cisl e Uil. Camusso: "Vogliamo risposte concrete sui temi posti, a cominciare dalle questioni relative ai giovani e alla previdenza"

"Ci auguriamo che nell’incontro di lunedì prossimo il governo presenti delle risposte concrete sui temi posti dal sindacato, a iniziare dalle questioni relative alle pensioni e al lavoro e, tra queste, il blocco dell’automatismo di crescita dell’età pensionabile e una pensione contributiva di garanzia per i giovani". È quanto dichiara il segretario generale della Cgil Susanna Camusso in seguito alla convocazione da parte del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

"Le nostre richieste, in gran parte contenute nel verbale sottoscritto un anno fa - ricorda Camusso - sono il congelamento dell’aumento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita, la costruzione di una prospettiva previdenziale per i giovani e il riconoscimento del lavoro di cura, la modifica e l’estensione dell’Ape sociale e dell’intervento per i lavoratori precoci, la rivalutazione delle pensioni e migliori condizioni di accesso alla previdenza integrativa".

Per quanto riguarda i giovani e il lavoro per il segretario generale della Cgil "è importante rafforzare e sostenere gli investimenti, pubblici e privati, e gli strumenti di politica attiva e passiva di governo del mercato del lavoro, a iniziare dalla proroga degli ammortizzatori sociali".

"Sono queste insieme al rinnovo dei contratti di lavoro e alla garanzia di una sanità efficiente, le rivendicazioni con cui sabato scenderemo in piazza in tutta Italia insieme a Cisl e Uil". "Rivendicazioni che riguardano la vita concreta di milioni di persone ed esigenze di tutto il mondo del lavoro, e per questo respingono ogni logica di contrapposizione generazionale o territoriale. Dare risposte positive a queste richieste - conclude Camusso - sarebbe un gesto di responsabilità del governo. Se ciò non avverrà il sindacato rafforzerà e darà continuità alla sua mobilitazione".

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