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Data: 09/12/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Centro turistico Gran Sasso, «Dipendenti senza stipendio». Cgil vs De Nardis, «Nulla è cambiato»

L'AQUILA - "I dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso (Ctgs), ancora in attesa delle retribuzioni di novembre, non riceveranno per tempo la tredicesima e neanche la mensilità di dicembre, passando, così, un parco povero Natale".

Lo denuncia in una nota il segretario provinciale Filt-Cgil, Domenico Fontana, che non usa mezzi termini per descrivere il commissariamento, da parte del Comune dell'Aquila, del Ctgs: "nessun cambio di passo rispetto la precedente gestione", "i problemi si sono accentuati" e "nessun progetto di rilancio".

La municipalizzata del Comune dell'Aquila, che gestisce gli impianti sciistici e ricettivi in quota, infatti, era stata oggetto, qualche mese fa, di un'operazione di commissariamento, volta a salvare la stagione turistica, con la nomina di un amministratore pro-tempore, Domenico De Nardis.

Un'operazione che, secondo il rappresentante sindacale, ha sollevato "tanto clamore e attese", ma che, di fatto, "non ha cambiato nulla".

Fontana, poi, punta il dito contro l'amministrazione guidata da Pierluigi Biondi e l'atteggiamento durante la campagna elettorale: "è stato facile attaccare le precedenti gestioni, è stato facile farci campagna elettorale. I dipendenti vi hanno dato fiducia, ma l'avete già sprecata".

LA NOTA COMPLETA

"Tanto clamore, tante attese generate, ma nei fatti nulla cambia anzi: si annunciano azioni forti, si fa intravedere una gestione nuova, si spara a zero sulla precedente gestione, nei fatti però i poteri eccezionali, quelli che si riconoscono ad un Commissario, producono il nulla. Si annuncia un cambio di passo, si conduce una campagna elettorale con parole d'ordine quali 'azienda strategica per il rilancio turistico del territorio', se ne commissaria la gestione, denunciando clamorose inadempienze del passato. Insomma una grande speranza di rilancio. A circa tre mesi dal commissariamento del Centro Turistico del Gran Sasso, però, del cambio di passo non vi è traccia. Non vi è nessun progetto di rilancio, nessun cambio nella gestione dell'azienda, nessuna iniziativa concreta, che possa far pensare ad una 'azienda strategica'. Più miseramente il dato di fatto ci riconsegna una gestione affidata alla 'burocrazia comunale', con nessuna veduta strategica, forte con i deboli ed evanescente nella visione".

"Il primato della gestione commissariale si concretizza nell'essere riuscita, da quando istituita, nel non essere stata in grado di rispettare, sino a ora mai, il dovere di retribuire alle scadenze previste i suoi dipendenti. Oggi gli stessi attendono le retribuzioni di novembre, domani non riceveranno per tempo, nonostante la importante presenza in azienda della burocrazia comunale, la tredicesima mensilità e non immaginiamo quando potranno ricevere la mensilità di dicembre".

"A cosa serve una gestione commissariale, cioè una gestione diretta della nuova classe politica, governante in Comune? Certo è stato facile attaccare le precedenti gestioni, è stato facile farci campagna elettorale. I dipendenti vi hanno dato fiducia. L'avete già sprecata. Prospettive non se ne vedono, i problemi, quelli che sempre gli stessi vivono, si sono accentuati. Vi rimane la passerella per le prossime inaugurazioni, il nuovo ostello, la nuova seggiovia. Intestatevele tutte, vi spetta. La realtà però è altra e drammaticamente non ha voce. Nel frattempo le soluzioni percorribili, imposte dalla riforma Madia, sono state accantonate e oggi qualcuno dovrà rispondere di tanta insipienza. I lavoratori vi ringraziano sin d'ora per il parco e povero Natale che avete per loro previsto".

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