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Pescara, 07/10/2024
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Data: 28/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
FedEx chiude la sede e licenzia 7 dipendenti. Si va verso lo sciopero. Lanciano l'allarme Sinistra Italiana Abruzzo e Filt Cgil, rappresentate rispettivamente dal segretario regionale Daniele Licheri e dal segretario provinciale di Chieti Maurizio Di Martino

PESCARA Sette dipendenti della FedEx Italia, che ha sedi in tutta la penisola e si occupa di spedizioni nazionali e internazionali, rischiano di perdere il posto di lavoro. La società, che ha sede a Cernusco sul Naviglio (Milano), ha infatti annunciato la chiusura della sede di San Giovanni Teatino nell'ambito di una razionalizzazione e riorganizzazione a livello nazionale a seguito dell'acquisizione di Tnt da parte del gruppo FedEx. La riduzione di personale riguarderà 315 dipendenti, operativi in 24 sedi, tra cui quella abruzzese, e tutti gli addetti di San Giovanni Teatino saranno licenziati. Lanciano l'allarme Sinistra Italiana Abruzzo e Filt Cgil, rappresentate rispettivamente dal segretario regionale Daniele Licheri e dal segretario provinciale di Chieti Maurizio Di Martino. «Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una multinazionale senza regole e scrupoli che ritiene lecito "liberarsi" dei dipendenti FedEx Italia che solo due mesi fa hanno firmato un nuovo contratto. La data del licenziamento è fissata per aprile 2019» aggiunge Licheri che interesserà «i parlamentari di Sinistra Italiana» ed è pronto «alle azioni di protesta» promosse dai sindacati. La Filt, annuncia Di Martino, si riunirà venerdì mattina a Roma proprio per discutere di questa vertenza, e lui ci sarà. Fino ad oggi c'è stato «un solo tavolo e si è interrotto in maniera brusca. Si va, quindi, verso lo sciopero», prosegue il sindacalista che si augura di arrivare a «soluzioni alternative ai licenziamenti. La perdita dei posti di lavoro dei sette addetti, che hanno una storia di sacrifici nell'azienda, sarebbe un disastro. Quando la Tnt ha avviato un percorso del genere abbiamo limitato i danni e speriamo di fare la stessa cosa anche ora».

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