Iscriviti OnLine
 

Pescara, 28/03/2024
Visitatore n. 735.783



Data: 02/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Mancata fusione, sciopero all'Ama. I lavoratori incrociano le braccia il 14 giugno dalle 17 alle 22

L'AQUILA Un percorso a ostacoli, l'operazione di fusione tra Tua, l'azienda regionale dei trasporti pubblici, e Ama, la municipalizzata del Comune dell'Aquila. I sindacati hanno proclamato per il prossimo 14 giugno uno sciopero, che definiscono politico, del personale dell'azienda per la mobilità aquilana. L'iniziativa di protesta diventa un atto d'accusa nei confronti dell'amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Pierluigi Biondi, che starebbe rallentando il processo iniziato dalla passata giunta. Appare lontano l'obiettivo, dichiarato nei tavoli di concertazione, di concretizzare entro il mese di giugno l'ingresso di Ama in Tua, individuato come unica soluzione possibile per evitare il tracollo dell'azienda dei trasporti del capoluogo di regione. Il 14 giugno incroceranno le braccia tutti i dipendenti: il personale viaggiante dalle 17.10 alle 21.10 e il personale a terra durante le ultime 4 ore di prestazione lavorativa. L'operazione di fusione tra le due società si sta portando avanti di concerto con la Regione. Le organizzazioni sindacali hanno messo nero su bianco le responsabilità dell'amministrazione comunale, a cominciare dalla «mancata redazione della perizia asseverata di valutazione della municipalizzata Ama spa». Le altre inadempienze denunciate sono «la mancata estensione della durata dell'affidamento in house del servizio alla società per l'allineamento con Tua, la mancata calendarizzazione del passaggio in consiglio comunale e la mancata convocazione del tavolo sulla mobilità», nonostante la formale richiesta. «Siamo da anni impegnati nel confronto con il Comune in merito al necessario percorso di fusione di Ama nell'azienda regionale Tua», affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl, «e ci vediamo ora costretti a proclamare uno sciopero politico, visto l'attuale stallo che vede il Comune dell'Aquila inadempiente rispetto agli impegni assunti lo scorso 22 agosto, riportati nel verbale sottoscritto dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso e dall'assessore comunale alla mobilità Carla Mannetti. Il dichiarato obiettivo di procedere alla fusione tra le due aziende entro la fine di giugno appare oggi irrealistico e nel frattempo nessuna iniziativa è stata assunta dalla governance aziendale, i cui bilanci si avviano al terzo esercizio in perdita. Si tratta di un immobilismo», concludono i sindacati, «non più tollerabile».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it