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Pescara, 26/04/2024
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Data: 16/06/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strada Parchi «L’aumento dei pedaggi non spetta a noi»

PESCARA «Non decidiamo noi gli aumenti dei pedaggi». Strada dei Parchi replica ai sindaci (tornati in piazza per protestare contro l’aumento delle tariffe autostradali) utilizzando gli argomenti di sempre. La società del gruppo Toto che gestisce in concessione la A24 e la A25 spiega infatti che gli aumenti tariffari sono frutto di scelte del Governo. Insomma, uno scatto quasi automatico regolato dal contratto di concessione che ricade però ogni anno sulle tasche dell’utenza: «E’ quindi la legge - si precisa nella nota della società - che stabilisce i criteri per la determinazione delle tariffe. In fondo - è l’altra puntualizzazione -, pedaggi più bassi sarebbero nell’interesse di Strada dei Parchi in quanto potrebbero favorire un aumento del traffico autostradale». Come dire, la questione non riguarda l’interlocuzione della concessionaria con il Ministero delle Infrastrutture dove, tra l’altro, è appena arrivato il nuovo inquilino del governo giallo-verde a prendere il posto di Graziano Delrio,mala legge che andrebbe cambiata. La stessa società ricorda, inoltre, che il 57% dell’importo del pedaggio finisce alla parte pubblica, mentre su ogni euro Strada dei Parchi incassa solo 43 centesimi, con cui deve garantirsi il servizio, i costi del personale, la manutenzione e la sicurezza dei due tratti autostradali che collegano il Lazio con l’Abruzzo. Si ricordano poi le difficoltà del tracciato: «L’autostrada percorre un territorio montuoso e complesso, interessato da 153 viadotti e 54 gallerie, soggetto a scosse sismiche». Altra puntualizzazione: «Tra il 2009 e il 2016 Strada dei Parchi ha dato corso al 104,69% degli investimenti previsti in convenzione, con importanti immissioni di capitale da parte degli azionisti, che oggi ammontano a 170milioni di euro, e non certo finanziati con gli aumenti dei pedaggi». L’altro riferimento è agli “intoppi burocratici” che tengono ancora bloccati i 192milioni già stanziati dal Parlamento per i lavori urgenti sulla A24 e A25 a causa delle 54.000 scosse sismiche registrate nel solo 2007. Detto questo, la società ribadisce la “massima disponibilità al confronto” con il territorio.

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