Si è tenuta il 27 giugno – nell’ambito dell’assemblea annuale Anav (associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) - una tavola rotonda sul tema "Efficienza e qualità nel trasporto pubblico locale: i costi standard”.
In un mercato intermodale e interconnesso – è stato sottolineato in alcune relazioni - le distorsioni concorrenziali di un segmento si ripercuotono anche sull’altro, con il rischio di arretrare il processo di liberalizzazione. In tale contesto – ha sottolineato Giuseppe Vinella (Presidente Anav) i “costi standard” possono rivelarsi come un importante strumento di benchmark per la corretta ed equa quantificazione delle compensazioni da riconoscere ai gestori. Insomma uno strumento che può essere determinante per fare evolvere il settore lungo un percorso di industrializzazione e di mercato.
L’Anav – come ha dimostrato la presentazione di uno studio dell’Università di Roma, facoltà di ingegneria - si impegna nella proposta di riforme per far evolvere il settore del Tpl verso una dimensione industriale e di mercato. E secondo diversi partecipanti il Paese ha tutte le potenzialità per arrivare a questo traguardo.
Alla tavola rotonda a cui hanno partecipato, fra gli a Antonio Decaro (presidente dell’Anci) e Luca Cascone, presidente della Commissione trasporti della Campania, Regione che ha il coordinamento (con l’assessore Fulvio Bonavitacola) delle infrastrutture e trasporti per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Cascone che ha ricordato il lavoro intenso delle Regioni per far fronte ad una dinamica di tagli complessivi e salvaguardare comunque i servizi e il settore del trasporto pubblico locale.
A portare i saluti della Regione ospitante è stato l’assessore del Lazio, Mauro Alessandri che - a margine del convegno (in una dichiarazione rilasciata al canale youtube di Regioni.it) – ha apprezzato l’inziativa dell’Anav, sottolineando come quella attuale sia “una fase nuova che può essere anche rivoluzionaria”. Una sfida importante per l’efficientamento delle risorse pubbliche e la razionalizzazione dei servizi”. E lungo questo percorso “credo che la Regione abbia già dato prova di grandissima attenzione anche in presenza di strumenti legislativi non perfezionati”. “Adesso – ha ribadito Alessandri - siamo di fronte a questa nuova fase, caratterizzata proprio da strumenti come i costi standard e, per quanto ci riguarda, anche i servizi minimi e l’integrazione fra i diversi modelli e strumenti di mobilità presenti nella nostra regione”.