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Pescara, 26/04/2024
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Data: 09/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La rottura di Martino è destinata a rientrare. Quagliariello fa da mediatore (per Marsilio). Il deputato forzista resta isolato, domani il via libera

PESCARA Chissà se a ispirarlo sono Richieleu e Mazzarino, grandi mediatori del passato, sta di fatto che Gaetano Quagliariello, pesando le parole con un bilancino che conta i grammi, sta cercando di negoziare tra Forza Italia e Fratelli d'Italia, dopo lo strappo dell'Aquila, per il bene del centrodestra. E pare che il senatore, molto vicino a Marco Marsilio, ci stia riuscendo. Non per niente Antonio Martino non ha incassato i consensi che contano dopo aver rotto con il partito di Giorgia Meloni e con il suo candidato presidente in pectore, Marsilio.Ma se la missione di Quagliariello riuscirà a smussare l'ultimo spigolo, rappresentato dal sondaggio che Silvio Berlusconi sta facendo su nomi che escono fuori dal recinto della terna proposta da Fratelli d'Italia, lo si saprà solo domani sera, giornata clou per la coalizione di centrodestra. I presupposti per ufficializzare Martino sulla carta ci sono perché la Lega di Giuseppe Bellachioma ormai lo ha sdoganato e Fdi non ha dato sfogo ai malumori interni, che pure esistono soprattutto sul versante teramano. Così come mezza Forza Italia, leggi ex An di Chieti, sta già sponsorizzando il senatore romano tra i propri elettorati. Quindi, come quel giapponese che attende che la guerra finisca, quando è già finita, resta solo Martino in campo. Anche se in realtà non lo è perché Nazario Pagano, ligio alla strategia dettata due giorni fa a Roma da Berlusconi, attende di vedere prima i risultati del sondaggio.Ed è proprio a loro due che è rivolta questa dichiarazione rilasciata ieri al Centro dal mediatore Quagliariello. «Un armistizio si firma sul fatto che si sceglie subito un presidente all'interno della terna proposta da Fratelli d'Italia che ha ricevuto l'incarico dal tavolo nazionale. E che dall'altra parte si prenda l'impegno a ricostituire la situazione iniziale senza che ci siano altre fughe di maglie». Quagliariello, prima di rilasciare questa dichiarazione, ha parlato con Pagano. E attende che domani tutto si compia. Altrimenti cosa accadrà? Altrimenti si può solo ipotizzare quale fine rischi Forza Italia, a partire dall'Aquila, stretta nella morsa Fratelli d'Italia-Lega. Ma Quagliariello non ne fa menzione. Si lascia sfuggire di bocca solo un'ultima frase: «L'unica mediazione possibile è che lunedì Marsilio sia candidato e che, dall'altra parte», ripete, «ci sia un impegno al ripristino della situazione ex ante e al fatto che non si giochi a ruba mazzetto da qui al giorno delle elezioni».

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