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Pescara, 23/04/2024
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Data: 26/01/2008
Testata giornalistica: Clickmobility
Arpa: I sindacati proclamano lo stato di agitazione. Aperta la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione. Disattesi gli impegni del protocollo firmato il 2 ottobre scorso.

Torna ad essere tesa la situazione in Arpa.
Disattesi gli impegni, come confermano i sindacati, viene proclamato lo stato di agitazione con la contestuale apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione.

"Con l'intesa del 2 ottobre 2007 - sottolineano in un comunicato le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl , Uilt Uil e Ugl - si era sottoscritto con la società un accordo proiettato verso un rilancio, in termini qualitativi e quantitativi, del servizio attualmente offerto nell'ambito del TPL.
Il protocollo aveva la finalità di porre le basi per una migliore presenza della società all'interno della riforma del settore ed in previsione di un necessario consolidamento aziendale nel contesto di uno scenario caratterizzato dall'apertura del mercato".

L'accordo puntava soprattutto a concretizzare operazioni d'organico.
"Nell'articolo 4 si conveniva l'assunzione di 15 Operatori di Esercizio, ad oggi realizzata, per intervenire concretamente sulla riduzione dello straordinario e del monte ferie residuo.
Date le ulteriori uscite di personale per raggiunti limiti di età ed evidenziato come gli apporti non siano stati sufficienti a concretizzare le finalità di detto articolo, le OO.SS. ritengono che ulteriori unità vadano inserite con la massima sollecitudine".

"Per quel che riguarda l'area manutentiva - si legge ancora nel comunicato congiunto -, disciplinata all'articolo 5 dell'intesa, ad oggi evidenziamo la perdurante carenza delle attrezzature necessarie al corretto svolgimento delle attività, la mancanza di una analisi relativa al fabbisogno organico, l'assenza di politiche tese alla reinternalizzazione di alcune attività manutentive nonché la carenza di programmi finalizzati ad operare sinergicamente con le aziende del settore".

Altra criticità sembra essere quella relativa al parco mezzi aziendale.
"L'articolo 6 prevedeva l'immissione di 61 nuovi mezzi per migliorare la dotazione organica e la qualità del servizio.
Nonostante la comunicazione della disponibilità di 21 dei 61 mezzi, per i quali si chiede l'immediata immissione in servizio, l'ottemperanza di quanto stabilito non è più procrastinabile.
Ci si chiede inoltre come non si sia ad oggi concretizzato il progetto per l'acquisto di mezzi a metano pur in presenza di finanziamenti disponibili allo scopo che garantirebbero l'immissione di circa 30 mezzi ecologici".

Dolente nota anche quella relativa al progetto per il recupero dell'evasione tariffaria e per il miglioramento del sistema dei controlli e della vendita dei titoli di viaggio.
"A tal proposito le segreterie sindacali ritengono che l'incontro a suo tempo realizzato con la Società Sistema non era attinente a quanto convenuto all'articolo 7 dell'accordo e quindi, nei fatti, la riunione non ha prodotto alcun risultato concreto".

Punto essenziale la richiesta di rivedere "il capitolato relativo all'affidamento del servizio escludendo a priori la possibilità che Sistema possa sub affidare la vendita dei titoli di viaggio e delle pulizie e, visti i disservizi che puntualmente si verificano, si chiede l'inserimento nel capitolato di norme che prevedano tempi e modalità certi per l'espletamento delle attività, l'adeguata standardizzazione dei livelli qualitativi nonché l'inserimento di penalità in caso di mancata ottemperanza.

Relativamente al premio di risultato "nonostante si sia in presenza anche di un concreto processo di riorganizzazione, richiamato all'articolo 9, di fatto in fase avanzata in diversi territori attraverso accordi che hanno visto le parti condividere il percorso, le organizzazioni sindacali sottolineano come sia assolutamente ingiustificabile la mancata definizione dell'istituto contrattuale che, indicato all'articolo 10, doveva concludersi entro il mese di dicembre del 2007, fermo restando che il tutto non possa essere basato sulla diminuzione degli attuali livelli occupazionali".

Infine le organizzazioni sindacali chiedono il rispetto di quanto concordato in merito al CFL ribadendo la disponibilità alla verifica applicativa dell'accordo stesso.

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