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Data: 07/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Sblocca cantieri, domani si torna a Roma. Pioggia di emendamenti dalla riunione del tavolo tecnico regionale per velocizzare le pratiche nei vari crateri sismici

L'AQUILA Semplificare, perché l'Abruzzo da ricostruire non può viaggiare a scartamento ridotto. Per questo, serve una conferenza permanente che accentri le competenze per quei progetti particolarmente complessi che richiedono più autorizzazioni. E ancora: accelerazione della ricostruzione privata, con la previsione di penali per chi presenta le pratiche in ritardo; velocizzazione della ricostruzione pubblica, spostando al 2021 il termine entro il quale poter usufruire delle stesse procedure facilitate, già utilizzate per le scuole, per tutti gli edifici pubblici; tempi certi per le autorizzazioni, e il ritorno al semplice "deposito" delle pratiche al genio civile, anziché dover attendere i tempi biblici necessari per l'autorizzazione.
LA RIUNIONE. Sono solo alcuni degli emendamenti che l'Abruzzo proporrà al decreto Sblocca Cantieri (in fase di conversione in legge), di cui si è discusso ieri, in Regione, nel corso di una riunione presieduta dal governatore Marco Marsilio, e alla quale hanno partecipatogli assessori regionali Guido Liris ed Emanuele Imprudente, i responsabile degli uffici speciali Vincenzo Rivera e Raffaello Fico, l'onorevole Stefania Pezzopane, il senatore Nicola Calandrini, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi e quello di Teramo Gianguido D'Alberto. Presente anche il coordinatore dei sindaci del cratere sismico, Francesco Di Paolo.
DI NUOVO A ROMA. Tutti gli emendamenti di cui si è discusso ieri saranno portati all'attenzione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione, Vito Crimi. L'incontro con l'esponente di governo si terrà domani a Roma. In quella sede saranno presentati tutti gli emendamenti da sottoporre all'esecutivo
SEMPLIFICARE. Le linee guida della riunione di ieri erano già state in parte tracciate in seno alla Conferenza delle Regioni, che si è riunita nel mese di aprile, e durante il confronto che si è tenuto di recente a Teramo, con i sindaci, gli ordini professionali e l'Ance. Ulteriori emendamenti sono stati presentati dal sindaco Biondi, a seguito di quanto emerso dai lavori del tavolo tecnico "Sblocca L'Aquila".
CERTEZZA DEI FONDI. Un altro aspetto sul quale Biondi ha puntato i piedi è l certezza delle risorse nei bilanci comunali. «Abbiamo chiesto», ha detto, «il riequilibrio dei bilanci con stanziamenti pluriennali in modo da non dover andare a Roma, ogni anno, con il cappello in mano». Alcuni degli emendamenti proposti sono molto tecnici, ma vanno tutti nella direzione di velocizzare la ricostruzione nei crateri dei vari eventi sismici che negli ultimi dieci anni hanno infierito sull'Abruzzo.
LE TASSE SOSPESE. Infine, ma non meno importante, è stato proposto un emendamento a uso e consumo delle imprese che proroghi di almeno un altro anno la presentazione dei documenti relativi alla restituzione delle tasse sospese. «Il governo», ha aggiunto Biondi, «ha un'occasione più unica che rara di produrre un provvedimento complessivo che tenga conto di tutte le esigenze della ricostruzione pubblica e privata, piuttosto che andare avanti a strappi. E poi, abbiamo chiesto già da tempo un incontro con il ministro Bongiorno per affrontare una volta per tutte il tema del personale precario e non, che a vario titolo è impegnato nella ricostruzione». Diversi anche gli emendamenti pervenuti dei sindaci del Cratere sismico del 2009 e dagli esponenti delle comunità del territorio.
SALVARE I TRIBUNALI. Alcuni emendamenti presi in esame nel corso della riunione sono invece pervenuti su richiesta dei Presidenti dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, dei Presidenti dei consigli dell'Ordine degli Avvocati nonché dei Procuratori della Repubblica dei Tribunali interessati, volti al ripristino degli uffici dei tribunali periferici.

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