Stefano Civitarese candidato sindaco della lista Coalizione civica per Pescara. Un colpo a sorpresa quello annunciato ieri dal gruppo civico allestito dal consigliere comunale Ivano Martelli. «La scelta è maturata sabato nella convention al Britti, molto partecipata - ha spiegato Martelli -. Si è parlato di programmi e poi è stata individuata la candidatura a sindaco nella persona di Civitarese, del quale condividiamo la visione di città». Nome su cui si è detto pronto a convergere Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista, «ma con una lista civica». Il professor Civitarese è stato assessore alla Mobilità e al governo del territorio della giunta Alessandrini - sua la pianificazione per l'area di risulta -, carica da cui si è dimesso a marzo 2018. E' agli annali la sua foto in braccio al sindaco Alessandrini, rapporto finito male nel momento in cui il professore ha visto le proprie scelte sacrificate in nome della salvaguardia della coalizione. Sbagliava chi pensava che una tale amarezza potesse averlo allontanato per sempre dalla politica, vista la sua accettazione a correre a sindaco, ben sapendo tra l'altro che con la sua visione della mobilità - strada parco, corso Vittorio Emanuele e viale Marconi riservati al filobus - dovrà fare i conti chiunque vincerà le elezioni. «Civitarese si è detto entusiasta del progetto e ha aderito alla piattaforma programmatica impegnandosi a metterla in pratica e preparandosi alla sfida elettorale» dice la Coalizione civica per Pescara. «Le prossime elezioni - ha commentato il candidato sindaco - sono un momento cruciale per la nostra città e tutta l'area metropolitana, anche in vista della nascita di Nuova Pescara. Saremo chiamati a scegliere se vogliamo una città proiettata verso il futuro, accogliente per tutti, verde e pulita, oppure una città ingessata in politiche di corto respiro».
CINQUE IN CAMPO
Stefano Civitarese è il quinto candidato sindaco dopo Erika Alessandrini (M5S), Carlo Masci (Centrodestra), Carlo Costantini (Faremo Grande Pescara) e Gianluca Badini (Riconquistare l'Italia). Riccardo Padovano ha fatto un passo indietro aderendo all'Udc, lista che potrebbe però lasciare a terra i già arruolati esponenti uscenti del centrosinistra - con Padovano anche Bruno e Pignoli - se il paletto di Lega e Fratelli d'Italia contro i salti della quaglia reggerà. Stasera il Pd si riunisce per individuare il proprio candidato sindaco, scelta talmente conflittuale che ha richiesto l'intervento di Marina Sereni e Paola De Micheli della Segreteria nazionale di Zingaretti. Il centrosinistra vede con favore una convergenza sul nome di Marinella Sclocco ma nel partito c'è chi chiede di azzerare tutto per poi riaprire il confronto forse per concedere spiragli concreti a Cuzzi e a Pagnanelli. Con Teodoro alla finestra e, salvo capovolgimenti, deciso a correre da solo.