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Pescara, 28/04/2024
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Data: 28/01/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Vandalismi e sputi assalto nella notte al comitato D’Incecco. Si allunga la catena di episodi di intolleranza contro sedi di partiti e sindacati dopo i precedenti contro Pd e Cgil

Hanno agito nella notte tra sabato e domenica. E ieri mattina gli attivisti della Lega impegnati nella campagna elettorale di Vincenzo D'Incecco, candidato al consiglio regionale, hanno fatto la conta dei danni. Il simbolo del partito, sopra la porta d'ingresso del comitato, un locale al piano strada di corso Vittorio Emanuele, spaccato alla base, alcuni adesivi di propaganda rimossi e sulle vetrine segni evidenti su sputi sulle immagini di D'Incecco e del leader della Lega Matteo Salvini. Danni tutto sommato contenuti, ma chiara espressione di intolleranza per candidato e partito. Un quadro che induce la Digos ad affiancare alle indagini sull'episodio, immediatamente avviate, un piano di sorveglianza rinforzata sui numerosi comitati elettorali aperti in città e in provincia, con l'obiettivo di garantire serenità e massima libertà di espressione nelle ultime due cruciali settimane di campagna elettorale. Dettagli e aspetti operativi del piano saranno discussi a partire da oggi da questura e altre forze dell'ordine.
Il timore dichiarato è che, dopo il precedente delle svastiche disegnate sulle vetrine delle sedi del Pd e della Cgil a Montesilvano, raid seguito alle scritta contro il sindacalista di colore Patrick Guobadia, la spirale delle azioni e reazioni possa incendiare una campagna elettorale fin qui caratterizzata da grande equilibrio, nonostante il coinvolgimento popolare messo in moto dalle ripetute apparizioni di big nazionali a sostegno dei candidati di riferimento.
LE REAZIONI
Quanto all'episodio di sabato notte, dopo il primo sopralluogo di ieri mattina, la Digos procederà oggi all'acquisizione dei filmati delle telecamere di sicurezza presenti in corso Vittorio Emanuele. Immagini che nono state di aiuto nel caso del raid contro Guobadia in via Croce. I dettagli dell'accaduto, soprattutto gli sputi sulle immagini di D'Incecco e Salvini, lasciano pensare al gesto estemporaneo di un gruppo di passanti piuttosto che a un'azione pianificata. I questo caso non dovrebbe essere difficile risalire agli autori degli atti vandalici.
Ferma, ovviamente, la reazione di Vincenzo D'Incecco: «Se qualcuno pensava di intimidirci o di spaventarci - scrive in una nota -, sappia che ha fallito. Episodi di intolleranza possono solo rafforzare la nostra azione e i nostri convincimenti. Il cammino verso la Regione Abruzzo dunque prosegue, con ancora più energia».

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