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Data: 24/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Agitazione inopportuna, ora la legge sulla rappresentanza». L’intervista a Giuseppe Santoro Passarelli, presidente della Commissione di Garanzia sugli Scioperi nei servizi pubblici

«Agitazione inopportuna, ora la legge sulla rappresentanza»
Questo sciopero dei trasporti è legittimo, rispetta la legge. Ma è opportuna anche l'ordinanza del ministro Toninelli sulla riduzione a quattro ore dell'agitazione di venerdì sugli aerei indetta da sindacati minori. In tal senso avevo lanciato un appello ai sindacati». Parola di Giuseppe Santoro Passarelli, presidente della Commissione di Garanzia sugli Scioperi nei servizi pubblici.
Presidente, scioperare in modo così massiccio a fine luglio...
«Non vorrei passare per un difensore d'ufficio dei sindacati ma devo ricordare che lo sciopero degli aerei era stato rinviato su richiesta del governo e fissato prima del divieto estivo delle agitazioni».
E quando parte il periodo di protezione totale dei trasporti?
«Da sabato 27 luglio. E dura fino alla prima decade di settembre».
Resta il fatto che sembra incomprensibile bloccare di nuovo i treni poche ore dopo il delirio di lunedì causato dall'incendio o attentato alla cabina elettrica dell'Alta Velocità di Firenze.
«Questo è un altro discorso. Qui non stiamo parlando di legittimità ma di opportunità. Come Commissione di Garanzia abbiamo rivolto un appello ai sindacati a differire lo sciopero dei treni e a ridurre a quattro ore quello degli aerei di venerdì».
Ma il ministro non potrebbe precettare o rinviare l'agitazione?
«Infatti è intervenuto perché ne ha ravvisato la necessità e l'opportunità. Ma anche il governo deve rispettare delle regole. La legge 146, che ormai da 30 anni regola lo sciopero, dice che la precettazione può scattare in caso di estrema necessità. Ma i sindacati possono ricorrere al Tar e fermare il governo. E' già successo».
Torniamo al punto: è accettabile che in piena estate con tanti turisti stranieri...
«Ripeto che sarebbe stato opportuno differire lo sciopero dei treni ma non c'è uno sciopero selvaggio. Mi faccia fare due puntualizzazioni. La prima è che nessun servizio di trasporto resterà completamente bloccato. Ci saranno purtroppo disagi pesanti ma la legge prevede fasce di garanzia e un numero minimo di collegamenti. Anche in settori particolarmente delicati come quello dei traghetti le aziende hanno avuto il tempo di organizzare un minimo di servizi che serviranno a riproteggere, come si dice in gergo, almeno parte dei passeggeri».
E la seconda?
«Tutti dovremmo ricordare cosa è accaduto la scorsa primavera nella civilissima Francia: una trentina di giorni di sciopero a singhiozzo dei treni. La legge italiana sugli scioperi avrà limiti ma non c'è dubbio che gli utenti italiani sono protetti meglio di tanti altri europei».
A proposito dei difetti della nostra legge. Lei tempo fa proprio in una intervista al Messaggero annunciò che avrebbe obbligato le imprese ad informare meglio gli utenti sugli scioperi. E' soddisfatto?
«In parte. Per aerei e treni le imprese si sono attivate abbastanza. Sono molto meno soddisfatto per gli autobus o le metropolitane: chi le prende tutti i giorni troppo spesso in caso di sciopero deve organizzarsi all'ultimo minuto».
Lei ha raddoppiato il periodo di tregua degli scioperi nel trasporto locale da 10 a 20 giorni. Gli scioperi sono diminuiti?
«Si, quella norma ha funzionato»
Ma resta l'abitudine di piccoli sindacati di proclamare uno sciopero per prenotare una certa data e bloccare gli altri sindacati.
«Questo è un problema serio. La legge mette tutti i sindacati sullo stesso piano. Quello con milioni di iscritti e quello insignificante. Occorrerebbe una legge che stabilisca la reale rappresentatività dei vari sindacati. Ma spetta al parlamento vararla».

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