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Pescara, 26/04/2024
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Data: 14/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Toninelli: «Fanno solo il gioco della società concessionaria». Parla il Ministro. Strada dei Parchi: ma quale arricchimento. La società abruzzese risponde al ministro 5 Stelle: finora versato oltre un miliardo di euro allo Stato

AVEZZANO Sindaci «alleati» di Strada dei parchi: il ministro Toninelli, in un post, punta l'indice contro gli amministratori in lotta contro i maxi pedaggi: «Con la protesta contro il governo», scrive Toninelli, «fate il gioco di Strada dei parchi, il concessionario che gestisce da anni le 2 arterie autostradali» con il fine, secondo il ministro, «di arricchirsi. Lo stesso che, di anno in anno, ha fatto sì che i pedaggi aumentassero, perché ha caricato in tariffa il costo di doverosi interventi di manutenzione. Nonostante ciò, ha anche lasciato che molti viadotti delle due autostrade si ammalorassero. Capisco che molti sindaci che oggi protestano», aggiunge, «appartengano a quel mondo politico che ha permesso che tutto questo accadesse, ma non si può fare campagna elettorale sulla pelle delle persone. Stiamo lavorando per migliorare la sicurezza ed evitare i rincari. Per il bene dei cittadini di Abruzzo e Lazio e per un uso virtuoso delle risorse pubbliche. Abbiamo stanziato nuovi soldi per la messa in sicurezza dei viadotti della A24-A25, che hanno bisogno di interventi; fatto nuovi controlli e spinto il concessionario a mettere in atto tutte le azioni per rendere sicure le due autostrade; firmato i primi progetti per l'avvio della manutenzione straordinaria». Infine Toninelli annuncia che il governo «sta rinegoziando da mesi il Pef con Strada dei parchi, scaduto nel 2013 e mai rinnovato dai governi del Pd, per evitare ulteriori sprechi e i rincari sui pedaggi contro cui protestano i sindaci. «Sottoporremo la questione all'Europa. Più protestate, facendo campagna elettorale contro il Governo», conclude, «più rendete difficile cambiare in meglio la situazione, e fate un favore al concessionario che ha ridotto così le 2 arterie che collegano Roma all'Abruzzo».

Strada dei Parchi: ma quale arricchimento. La società abruzzese risponde al ministro 5 Stelle: finora versato oltre un miliardo di euro allo Stato

AVEZZANO Strada dei parchi risponde per le rime agli attacchi del Ministro Toninelli censurando in primis «i toni che travalicano ampiamente i livelli istituzionali che caratterizzano (o dovrebbero caratterizzare) i rapporti fra governo e concessionario. Il ministro», sottolinea la società, «sa benissimo (o dovrebbe sapere) che senza l'elaborazione di un Piano economico finanziario degno di questo nome gli aumenti dei pedaggi scatteranno per contratto. È inutile che continui a sostenere che gli aumenti sono un libero arbitrio. Abbiamo sospeso, autonomamente, i rincari decisi a gennaio quale segno di buona volontà nei confronti degli utenti. Ma, senza la garanzia di flussi finanziari costanti e garantiti da un Piano economico e finanziario pluriennale, dovremo assolutamente ripristinarli. Il ministro lo sa». Poi la società mette sul piatto il discorso tariffe. «Occorre ricordare al ministro», sottolinea, «che ogni 10 euro di pedaggi autostradali, lo Stato (cioè le casse del Ministero delle infrastrutture) incassa 5,7 euro. Vuol dire oltre la metà. Quest'estate il ministro ha fatto un'operazione atto di trasparenza: ha tolto il segreto di Stato su bilanci e contratti di concessione autostradale». Ora sul sito del Mit è possibile vedere che Strada dei parchi «è l'unica concessionaria che in 15 anni di attività non ha mai distribuito utili ai propri azionisti che», sottolinea la società, «sono stati chiamati a sostenere le attività con aumenti di capitale di 200 milioni di euro e hanno versato finora 1miliardo e 100 milioni allo Stato. E altri 900 ne verseranno fino a fine concessione. Finora hanno generato anche 430 milioni di Iva. Allora», domanda Sdp, «dov'è l'arricchimento, ministro»? Sempre del sito Mit su decisione del Ministro, «è facile verificare che Sdp ha fatto il 100% di investimenti previsti nella convenzione e nei piani finanziari. Anzi, per essere precisi, il 104%. Il ministro», prosegue la nota, «sa anche bene che, in questa terra di terremoti, per poter fare i lavori di messa in sicurezza urgente sotto i viadotti, nel 2016 siamo stati costretti a ricorrere ai giudici amministrativi. La prima parte dei lavori sono terminati a giugno 2018. Così, se oggi A24 e A25 hanno sotto i 197 viadotti un sistema di sicurezza nuovo, lo si deve a due sentenze e al fatto che gli azionisti di strada dei parchi hanno deciso di anticipare altri 110 milioni di euro». Messi i puntini sulle i Strada dei parchi ribadisce di essere «pronta a lavorare giorno e notte per trovare una soluzione che blocchi gli aumenti. E al tempo stesso», chiosa la società, «le riconfermiamo che siamo pronti a fare più della nostra parte per avviare i cantieri per chiudere il piano di messa in sicurezza urgente appena avremo i decreti attuativi. Così tutti, ma proprio tutti, di notte potremo dormire. Sarà il riposo dei giusti".

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