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Pescara, 27/04/2024
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Data: 20/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Spazzatura dalla Capitale la Regione mette i paletti. Lolli: disposti solo al trattamento, le nostre discariche sono per i rifiuti abruzzesi. Mazzocca: i costi del conferimento delle 70mila tonnellate dovranno crescere

PESCARALa Regione Abruzzo dice al momento no alla richiesta del Comune di Roma di accogliere nelle proprie discariche 70 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla capitale, ma resta la disponibilità a trattarli, cioè a lavorare l'indifferenziato, a separarne i componenti da riciclare e a rimandarla tutta indietro.Lo ha chiarito il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli in una lettera inviata alla sindaca della capitale Virginia Raggi. Nella lettera Lolli sottolinea la non disponibilità a smaltire i rifiuti nelle discariche della regione «che risultano capienti esclusivamente per la quantità di rifiuti programmati e prodotti dagli abruzzesi». D'altra parte, nota Lolli, sia il ministro dell'Ambiente Costa che il sindaco di Roma ripetono che nella Capitale "non c'è nessuna emergenza" e che "il problema è risolto". Dichiarazioni, dice Lolli, «che non aiuta me né i sindaci di Avezzano, Chieti, Aielli o Sulmona (città in cui insistono i nostri impianti) a spiegare ai cittadini il motivo per cui farsi carico di un così grande sacrificio». La richiesta del Campidoglio è comunque ancora oggetto di valutazione, come precisa il sottosegretario alla presidenza con delega ai rifiuti Mario Mazzocca, che invita però il sindaco Raggi a farsi carico direttamente del problema: «Sarà pure che normativamente la Regione abbia il ruolo principale sulla gestione dei rifiuti del Lazio e di Roma Capitale, ma se il Sindaco di una città ha un'emergenza da fronteggiare, competenze o meno, lotta in prima linea, alza il telefono e chiama le istituzioni che possono aiutare, cerca di portare a casa il risultato il prima possibile». Ma è la gestione dei rifiuti della Capitale che Mazzocca mette sotto accusa: «Chi si impegna va premiato, mentre chi non si impegna va penalizzato. L'Abruzzo ha raggiunto in soli 4 anni una percentuale di raccolta differenziata pari al 62% (nel 2014 eravamo fermi al 46% circa), smaltisce correttamente i propri rifiuti e non ha criticità né emergenze da affrontare almeno per il prossimo quinquennio. Le realtà che hanno problemi e che sono costrette a smaltire la propria spazzatura in altri territori, andrebbero penalizzate». Per esempio, fa capire Mazzocca, aumentando i costi del conferimento. Ma ad irritare i vertici regionali è anche il silenzio della sindaca, che dal giorno del rogo dell'impianto del Salario, che ha indotto il Campidoglio a chiedere aiuto alle altre regioni, ha parlato solo attraverso l'Ama, la società di gestione dei rifiuti, e attraverso l'assessore comunale Montanari. Nella sua lettera Lolli introduce anche l'altra vicenda che vede coinvolte le due istituzioni: lo spostamento del terminal bus da Tiburtina ad Anagnina, stabilito da una delibera di giunta, e che un ordine del giorno del consiglio comunale di Roma, approvato all'unanimità, ha chiesto alla Raggi di bloccare. «Non è prima volta», scrive Lolli, «che mi rivolgo a lei per chiederle un incontro sullo spostamento del Terminal Bus da Tiburtina ad Anagnina, scelta che comporterebbe un disagio enorme per decine di migliaia di abruzzesi. Le chiedevamo un gesto di attenzione verso problema da noi molto sentito. Purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta».

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