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Pescara, 26/04/2024
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Data: 13/07/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Grandine, lanciato un nuovo allarme. La Protezione civile regionale avverte i cittadini: c'è il rischio (per oggi pomeriggio) di precipitazioni eccezionali. Letti nel palazzetto dello sport per fronteggiare l’emergenza. Pronti i moduli per segnalare i danni

PESCARA Gridare al lupo al lupo non è sbagliato, è sempre meglio prevenire che contare i danni per milioni di euro. Così, ieri, il Centro Funzionale d'Abruzzo della Protezione Civile ha lanciato l'allarme grandine previsto per oggi pomeriggio. È un allarme arancione, di livello 3, più grave del giallo-2 di mercoledì scorso. «In considerazione delle previsioni meteorologiche e delle situazioni di criticità presenti sul territorio a causa degli eccezionali fenomeni meteorologici verificatisi il 10 luglio scorso, viene emesso un avviso di criticità regionale per i giorni 13 e 14 luglio con previsione di allerta arancione per rischio idrogeologico per temporali nelle zone costiere e Alto Sangro». Così scrive il dirigente, Antonio Iovino. Dalle prime ore di oggi, fino alle 24 di domani, l'allerta arancione interesserà i bacini Tordino-Vomano, il bacino Pescara, i bacini Alto del Sangro e Basso del Sangro «per il possibile verificarsi di fenomeni temporaleschi. Sulle restanti zone della Regione, Bacini dell'Aterno e Marsica, è invece prevista l'allerta gialla per rischio idrogeologico per temporali».Ma la protezione civile non esclude «l'innesco di fenomeni franosi, instabilità dei versanti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua minori e cadute massi con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti. Si possono altresì verificare», continua l'avviso diramato ieri, «ulteriori effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento». Che è la conferma di un nuovo allarme, dopo il nubifragio di tre giorni fa.La Sala Operativa ed il Centro Funzionale d'Abruzzo seguiranno l'evoluzione dei fenomeni attraverso il sistema del volontariato di protezione civile, la rete radar meteo e la rete regionale in telemisura. Ai Comuni è stato raccomandato di predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio «con particolare riferimento alla corretta tenuta dei reticoli idrografici e del funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, invitando i sindaci a monitorare le zone in cui sono presenti movimenti franosi».L'ultimo consiglio di Iovino agli abruzzesi è quello di consultare il sito web www.allarmeteo.regione.abruzzo.it alla sezione Allerte e segnalazioni.Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intanto, ha riunito ieri mattina a Pescara l'esecutivo che, in seduta straordinaria, ha deliberato la presa d'atto dell'eccezionalità degli eventi verificatisi sulla fascia costiera abruzzese. «Considerando la notevole rilevanza dei danni subiti (su proprietà pubblica e privata) dai vari Comuni coinvolti, come è emerso durante la riunione di ieri (giovedì, ndr) al Centro operativo comunale di Pescara, nonché le difficoltà operative delle stesse amministrazioni, riferite allo stanziamento di risorse necessarie per restituire funzionalità al patrimonio pubblico e privato aggredito dall'eccezionale grandinata, la Giunta regionale, dopo aver inviato una specifica nota al capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, ha dato mandato alla struttura regionale di Protezione civile di adempiere ai provvedimenti necessari», così scrive Marsilio, dando il via libera all'iter dei risarcimenti che, per ora, sono solo auspicabili. Inoltre, la Giunta ha preso atto che la struttura regionale di Protezione civile ha comunicato ufficialmente ai 305 Comuni abruzzesi l'attivazione della procedura di ricognizione di danni e fabbisogni mediante la piattaforma telematica. E i Comuni hanno chiesto ai cittadini danneggiati di presentare foto e richieste di risarcimenti entro il 17, al massimo il 18 luglio.

Letti nel palazzetto dello sport per fronteggiare l’emergenza. Pronti i moduli per segnalare i danni

Dopo grandine e nubifragio, sembrava tutto superato. E invece no. Non si può ancora abbassare la guardia, perché per oggi è previsto di nuovo maltempo. Ieri il centro funzionale della Protezione civile regionale ha emesso un avviso di criticità (diffuso dal Comune a livello locale) segnalando, per oggi e domani, «criticità moderata/ allerta arancione per rischio idrogeologico» con temporali in alcune zone dell’Abruzzo, tra cui anche il bacino del Pescara. Dal Centro polifunzionale l’invito ai Comuni «a prestare particolare attenzione e a mettere in atto le azioni previste dal Piano di emergenza comunale». Alla luce di questa segnalazione il Comune ha deciso di mettere a disposizione, come struttura, il palazzetto di via Orfento “Gianluca Evangelista” che diventa un punto di accoglienza per chi non può rimanere a casa. Inoltre, sarà mantenuto aperto il Centro operativo comunale «fino alla definitiva conclusione dell’emergenza », per raccogliere eventuali segnalazioni dei cittadini, in caso in cui dovessero verificarsi situazioni problematiche. A seguire l’organizzazione è stato l’assessore alla Protezione civile Eugenio Seccia, impegnato da due giorni a seguire tutto ciò che riguarda il settore. Nel corso di un incontro che si è svolto ieri sera con il sindaco Carlo Masci, la struttura tecnica, il responsabile del Coc e i rappresentanti di Aca, Ambiente Spa e Pescara Energia si è deciso come muoversi e affrontare la nuova possibile emergenza, allertando il personale che dovrà intervenire in caso di criticità. Si è pensato quindi agli impianti di sollevamento, ai semafori, ai lampioni e ai tombini: ieri ne sono stati liberati mille (con le caditoie), per proseguire oggi, e si è cercato di rimuovere quanti più detriti possibili dalle strade. Chiusi parchi e cimiteri, oggi e domani. E si raccomanda, dicono dal Comune, di «prestare la massima prudenza e attenzione ». Ieri, il Comune ha pubblicato sul sito internet dell’ente l’avviso che indica le procedure da seguire per segnalare i danni subiti, ai fini del risarcimento, dando la possibilità di scaricare i moduli da riempire e inviare a Palazzo di città entro il 20 luglio, consegnando tutto al protocollo, in piazza Italia, o inviando il materiale per posta elettronica. Lo schema di domanda è diverso a seconda del danno subito, che può riguardare il patrimonio pubblico, quello edilizio privato, le attività economiche e produttive. E’ possibile anche presentare domanda per i danni subiti dalle auto, che si tratti sia di mezzi a uso privato sia di auto a uso aziendale. «Nell’incertezza della tempistica degli organi sovraordinati al Comune, i danni devono essere documentati anche attraverso materiale fotografico, preventivi di spesa, fatture e altro. E in questa fase, meramente ricognitiva, non è richiesta alcuna perizia tecnica giurata». L’assessore Seccia chiarisce anche che la presentazione della domanda e delle schede ricognitive dei danni non possono costituire «in alcun modo riconoscimento automatico di eventuali contributi o titolo per il risarcimento dei danni subiti». E, per quanto riguarda i danni delle auto, «si tratta di un tentativo», fa presente Seccia, visto che «solitamente non ci sono indennizzi» per problemi di questo tipo. Prosegue, intanto, il lavoro per rispondere alle tantissime richieste arrivate da cittadini, commercianti e imprese ai vigili del fuoco mercoledì: ieri, gli interventi da eseguire erano ancora 200.

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