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Pescara, 27/04/2024
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Data: 29/05/2019
Testata giornalistica: Primo piano
Cortocircuito tra Comune e Prefettura, Battista al ballottaggio dura solo 4 ore

CAMPOBASSO. Il cortocircuito intorno alle 2 di notte di lunedì. Dopo ore di scrutinio e dopo le proiezioni che davano praticamente certo il ballottaggio tra Maria Domenica D’Alessandro e Roberto Gravina, a notte fonda la notizia del falso ribaltone. Secondo i dati inseriti nel sito del Ministero dell’Interno lo sfidante del centrodestra è, a sorpresa, Antonio Battista, sopra Gravina per una manciata di voti. Una doccia gelata per il Movimento 5 Stelle che solo qualche ora prima aveva visto in diretta tv il sindaco uscente (nella sua sede elettorale) ammettere pubblicamente la sconfitta e complimentarsi con i suoi due avversari. I numeri hanno tratto in inganno anche alcuni giornalisti che sul web si sono affrettati ad annunciare il colpo di scena e la sfida tra D’Alessandro e Battista. Alle 4 di notte l’arcano è stato svelato. I consiglieri del Movimento 5 Stelle si sono ritrovati in Comune – dove erano in corso le operazioni di trasmissione dei dati - per chiedere chiarezza. Con loro anche il candidato Battista e alcuni consiglieri del Pd. La commissione elettorale ammette l’errore: durante la trasmissione dei voti in Prefettura, come ha anche evidenziato Roberto Gravina, «sono stati commessi degli errori nel conteggio del voto disgiunto». Una ‘distrazione’ che ha fatto schizzare la percentuale assegnata ad Antonio Battista. Solo in mattinata la Prefettura ha comunicato in una nota che «i dati ufficiosi pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno sono stati rettificati dal Comune medesimo e tale rettifica è stata pubblicata sul sito ministeriale ». Sul sito del comune di Campobasso sono stati pubblicati poi i dati ufficiali e corretti: Maria Domenica D’Alessandro prima con il 39,71% di voti, seguita da Roberto Gravina (29,41%) e poi Antonio Battista (25,85%). Infine Paola Liberanome (4,66%) e Orlando Iannotti (0,38%). Uno ‘svarione’ che poteva costare caro al Movimento 5 Stelle che già 5 anni fa sfiorò il ballottaggio per una manciata di voti.

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