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Pescara, 19/04/2024
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Data: 11/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Grandine e bomba d’acqua venti feriti e danni a Pescara. Chicchi grandi come arance distruggono centinaia di auto, strade come fiumi in piena e voragini nell’asfalto. Automobili come barche negozi e garage sommersi

PESCARA Mai visto prima. Nel giro di poche ore, la devastazione più totale. Intere zone di Pescara, da nord a sud, allagate; strade come fiumi; auto trascinate via dalla furia dell'acqua; voragini lungo le vie a causa dell'asfalto che, in alcuni punti, si è letteralmente sbriciolato ingoiando parti della carreggiata. Per non parlare dei venti feriti, tra loro anche una donna incinta, finiti al pronto soccorso per le conseguenze della violenta grandinata che, alle 12.30, si è abbattuta sulla città con chicchi grandi come arance. La maggior parte ha riportato lesioni alla testa, qualcuno escoriazioni multiple. Una 17enne è stata ricoverata in Oculistica con 15 giorni di prognosi. Danni ingenti, in taluni casi ingentissimi, la grandinata l'ha provocata alle automobili. Tantissimi i pescaresi che si sono ritrovati con le vetture distrutte. Alcuni sono stati colti dalla grandine mentre erano in auto. Chi ha potuto ha cercato in qualche modo di mettersi al riparo, altri invece hanno assistito impotenti al disastro.
Quando sembrava poi che il peggio fosse passato, si è scatenato l'inferno. Un nubifragio che, in pochi minuti, ha messo ko la città. In tilt i centralini di vigili del fuoco, polizia municipale e 118, che hanno fronteggiato con gli equipaggi a disposizione le richieste di intervento. Fra le difficoltà, quelle di attraversare la città completamente sommersa da fiumi di acqua. Grossissimi problemi ovunque in particolare nella zona dei colli e dell'ospedale.
IL SANTO SPIRITO
Al Santo Spirito la situazione più critica con l'acqua che ha invaso tutto il piano terra, dove sono presenti le sale operatorie. Acqua anche negli ascensori. Completamente allagati i seminterrati. Fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi. Sotto l'eliporto l'acqua ha raggiunto addirittura i due metri: decine le auto finite sommerse. Qui e in un parcheggio privato di via Ferrari i sub di carabinieri e vigili del fuoco hanno a lungo cercato eventuali vittime, senza esito fino a tarda sera. Il sindaco di Penne Semproni ha messo a disposizione i reparti vuoti del San Massimo. Sott'acqua anche carcere di San Donato e caserma dei vigili del fuoco. Problemi pure in municipio e in prefettura.
A pochi metri dal Santo Spirito, tragedia sfiorata per molti automobilisti a causa di una immensa voragine all'incrocio fra via Monte Faito e via Monte Pagano. Altra paurosa voragine in via Di Sotto, nella rotatoria vicino al supermercato Conad, dove ha ceduto la vasca di contenimento delle acque.
STRAGI SFIORATE
Scene drammatiche in Strada Vecchia della Madonna con vetture trascinate via dalla pioggia torrenziale. Situazioni critiche nelle strade a valle, via del Circuito e via Ferrari. Qui a peggiorare il tutto, stando ad alcuni residenti infuriati, i tombini ricoperti dal nuovo manto di asfalto. Ma dal nubifragio non si è salvato neppure il centro. Almeno 40 i centimetri di acqua in piazza Salotto. Negozi e locali al pianterreno allagati in via Nicola Fabrizi e via Gobetti. Sommersa dall'acqua la riviera e naturalmente i sottopassi, nel pomeriggio, chiusi con apposita ordinanza comunale insieme ad alcune strade come via del Circuito, via Raiale, via Falcone e Borsellino, via Ferrari. Chiusi anche parchi e cimiteri. Insomma, un disastro generale di fronte al quale non sono mancate le polemiche in particolare per il mancato pre allarme da parte del Comune e la tardiva attivazione del Coc. Dopo quello che è successo, il governatore Marsilio ha scritto alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al capo dipartimento della Protezione civile al fine di valutare una richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale.

Automobili come barche negozi e garage sommersi

PESCARA Sui Facebook le foto e i video documwntano in diretta il disastro. Immagini, in alcuni casi, da far rabbrividire come la Fiat 600 celeste trascinata dall'acqua, come una barca, mentre percorreva strada Vecchia della Madonna trasformata in un fiume in piena. Oppure uno dei parcheggi sotterranei dell'ospedale completamente sommerso. Ieri sera, per liberare le auto dall'acqua è dovuto intervenire il nucleo sommozzatori così pure in un parcheggio privato in via del Circuito. E ancora, a lasciare senza parole le decine di vetture finite nelle voragini che si sono improvvisamente aperte lungo le strade. Un disastro da cui non sembra essersi salvato nessuno. Tanti anche i video postati dai commercianti per mostrare a tutti come sono ridotte le loro attività. «Luce saltata - scrive un ristoratore di Pescara vecchia -, tutti i prodotti rovinati, 15/20cm d'acqua da togliere. Stasera il locale resterà chiuso, domani ci saremo a tutti i costi. Vicino a tutti gli esercenti che hanno subito danni perché oggi come oggi questi soldi non si recuperano». Ma a parte video di danni, se ne sono visti diversi anche di persone che cercavano di fornire consigli e informazioni utili ai cittadini.
NEL CHIETINO
Stesse scene anche sul resto del litorale, con le stesse devastazioni da Francavilla a Ortona e poi sulla costa dei Trabocchi da Fossacesia a Vasto e San Salvo. Un turista di Como è stato colpito e ferito alla testa a Fossacesia ed è stato medicato al pronto soccorso di Lanciano. «Chicchi di grandine grandi come mele - racconta il sindaco Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio -. Oltre un centinaio le auto con parabrezza e lunotti spaccati». Anche il sindaco di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito, parla di «situazione impressionante. Oltre alle auto colpite, particolarmente danneggiata è l'agricoltura». A Ortona una persona è rimasta lievemente ferita dal parabrezza infranto. A Vasto la grandine ha distrutto centinaia di parabrezza e finestre di abitazioni. Bombardati alcuni quartieri: vetri di intere facciate di palazzi bucherellati dai proiettili di ghiaccio.
NEL TERAMANO
Giulianova Lido completamente allagata con tutti i sottopassi chiusi per molte ore. In via Trieste, a causa della forte precipitazione, è saltato il sistema fognario, mentre a Tortoreto a creare panico è stato anche il crollo di un grosso pino, per fortuna senza conseguenze per le persone.

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