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Data: 12/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, Atlantia scende in campo: «Pronti a discutere piano e azionisti»

MILANO Atlantia scende in campo su Alitalia con la manifestazione di interesse che sarà trasmessa a Mediobanca ma con intenzioni molto forti. Per effetto dell'interesse di Adr, il cda del gruppo ieri ha deliberato di dare «mandato al ceo Giovanni Castellucci di approfondire la sostenibilità ed efficacia del piano industriale relativo ad Alitalia - inclusa la compagine azionaria e il team manageriale - e gli opportuni e necessari interventi per un duraturo ed efficace rilancio della stessa», si legge in una nota in cui vengono esplicitate le tre condizioni poste nella lettera a Mediobanca. E' evidente che lunedì 15, come va ripetendo Luigi Di Maio, Fs non potrà sciogliere la riserva e avrà bisogno di una quinta e definitiva proroga, fino a settembre, sempre che i commissari accettino. «Vogliamo una soluzione di mercato e industriale», ha detto ieri il premier Conte.
Intanto in una lettera pervenuta nella notte tra mercoledì e giovedì al capo di gabinetto del Mise Vito Cozzoli, il general counsel di Delta ha ribadito l'indisponibilità formale a far parte di una compagine dove «ci sono i partner che si sono manifestati di recente». «Ci teniamo a confermare che Delta è interessata all'investimento se il partner di completamento del capitale sarà Atlantia». Il gruppo dei Benetton adesso che è della partita, vuol avere un ruolo attivo in tutto, al pari di Ferrovie, Delta, Mef, eventualmente Quattro R, e rivedere il piano finora concordato tra Fs e Delta che prevede di raggiungere un margine operativo di circa 40 milioni già nel primo anno (2020) e, dopo 20 anni di gestioni in perdita, un margine netto di 40 milioni nel 2022, attraverso una forte riduzione di costi di circa 200 milioni nei primi due anni con ricavi in crescita da 3 a 3,6 miliardi a regime. Nelle 40 pagine del piano Delta-Fs, copertina rossa, redatto con l'ausilio di McKinsey e Oliver Wyman che Il Messaggero è in grado di rivelare, è delineato il piano industriale 2020-2023 della nuova compagnia: secondo i programmi, dovrebbe decollare l'1 gennaio del prossimo anno.
GLI ESUBERI
New Alitalia dovrebbe offrire 1 euro ai commissari per acquistare un perimetro quasi pari a quello attuale. Invece 1 miliardo - che sarà versato pro quota dai soci - sarà il capitale di finanziamento del progetto. L'offerta dovrebbe riguardare 102 aerei su 118: i 16 che resteranno ai commissari sono tre a lungo raggio e 13 regional. Nell'offerta che verrà perfezionata, i nuovi acquirenti si potrebbero accollare quasi tutti gli attuali 11 mila dipendenti, tranne almeno i 1.700 ora in cig che rimarranno alla gestione straordinaria. Punto focale del network industriale sarà la salvaguardia della Nord Atlantic Jv, cioè la joint venture tra Delta, Air France, Alitalia che tuttavia oggi danneggia la compagnia italiana perché su 10 voli solo 1 è riservato ad Alitalia. Delta vorrebbe includere nella jv anche Virgin Atlantic. Nel piano è previsto che entro un anno sia introdotto il volo giornaliero verso Washington e San Francisco. Sono tuttavia confermate le tratte verso il Nord America (New York, Boston, Miami, Atlanta). E' su questo punto che sono sorte le maggiori divergenze con Toto (assistito da Vincenzo Soprano, ex Trenitalia), Efromovich e Lotito.
Tornando alla redditività e al ritorno all'utile, tutto ciò sarà possibile tramite la cura drastica della rinegoziazione dei contratti di accesso agli aeroporti, manutenzione, carburante, aerei, costi del personale, più maggiore efficienza e produttività. Oggi Alitalia dispone di 170 rotte, il piano prevede un numero di ore volate e di capacità che sono coerenti con l'utilizzo di 16 aeromobili in meno: i 102 verranno fatti volare di più. Ci sarà una concentrazione dei voli su Fiumicino e Linate a condizione che vi arrivi il treno. La collaborazione con Frecciarossa sarà graduale partendo dai servizi commercialmente più attraenti per i passeggeri: biglietti integrati treno-aereo, accordi con clientela corporate, forniture di servizi (agenzie viaggio). Sono previste le sostituzioni treno-aereo su Napoli-Roma e Firenze-Roma che nell'arco di un paio d'anni saranno servite solo su rotaie.

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