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Pescara, 26/04/2024
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Data: 04/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Marsilio ora gioca d'attacco «Tutti a votare e sarà festa». Stoccata finale a D'Alfonso: «Ha capito di essere al di fuori dai cuori abruzzesi»

Ascoltare chi sta sul territorio e ciò vale anche per i sindaci, i consiglieri, gli assessori dei piccoli centri che si sentono assediati e abbandonati, avere una visione più alta perché «sono 45 anni che non si fa una legge urbanistica, il masterplan di D'Alfonso è una serie di interventi spot perché non c'è un progetto e le infrastrutture che si fanno hanno un senso se sono inserite in una progettualità, altrimenti sono una sommatoria di marchette», fare dell'Abruzzo la piattaforma logistica non solo dell'Italia ma dell'Europa, e dell'area metropolitana un vero attore della politica urbana di sviluppo delle politiche nazionali. Sono alcuni dei temi toccati dal candidato presidente del centrodestra Marco Marsilio che però ieri mattina a Chieti si trovato di fronte solo una metà dell'auditorium Cianfarani, l'altra era vuota, nell'ultima domenica di campagna elettorale.
I PARTITI
Pochissimi anche i candidati presenti, mentre per i partiti hanno portato un breve saluto Fabiana Desiderio (Dc-Udc), Emilia De Matteo (FI), Franco Vanni (FdI), Federico Di Palma (Lega), oltre al sindaco Umberto Di Primio, che come di consueto non ha lesinato battute. «Dobbiamo avere l'ambizione di risolvere alcuni nodi strategici, c'è troppa rassegnazione e io non mi rassegno perché nel resto d'Italia i treni camminano a 300 all'ora e qui a 40 all'ora», dice Marsilio. E ancora: «L'Abruzzo non ha più una banca», un tema che utilizza per replicare alle polemiche sull'arrivo di deputati e ministri del centrodestra in Abruzzo (oggi ci sarà Giorgia Meloni, ndr): «Chi polemizza con la venuta dei leader nazionali è perché i suoi non li può portare qui - dice a un certo punto Marsilio -: al posto di Umberto di Primio immaginate Giovanni Legnini e Maria Elena Boschi che viene a Chieti a raccontare come ha fatto fallire la banca di Chieti perché dopo aver fatto guai con la sua Banca Etruria, per far accollare a qualcuno Banca Etruria gli serviva anche un boccone ghiotto da spolpare».
GLI AVVERSARI
Ma ne ha anche per i 5 stelle quando sottolinea «che fa decidere su Internet dalla Casaleggio e associati la graduatoria dei bravi». Stoccata finale a Luciano D' Alfonso: «Che ha capito di essere al di fuori dai cuori e dagli interessi degli abruzzesi ed è scappato con la valigia, per tempo, andando a fare comodamente il senatore a Roma. Lo nascondono - ironizza Marsilio -: mai visto un presidente uscente della Regione che non fa praticamente una sola manifestazione per difendere quello che ha fatto».
LE URNE
Infine l'appello ad andare alle urne: «Mancano ormai pochi giorni, è l'ultima domenica di campagna elettorale. Come dice il sindaco Di Primio, portiamo tutti a votare e festeggeremo fra sette giorni una nuova stagione per l'Abruzzo».

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