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Data: 17/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Crisi in Comune - D'Eramo (Lega): Biondi, una provocazione. Il deputato, Imprudente e il gruppo consiliare aprono al ritorno del primo cittadino: «Ma vogliamo una giunta di qualità». Sindaci e amministratori provinciali: confidiamo che Biondi torni al suo posto

L'AQUILA La Lega apre al ritorno di Biondi: «I cittadini ci hanno detto di governare fino al 2022 e tenteremo di far rientrare la crisi». Non lo hanno detto a chiare note, ma lo hanno fatto intendere: "altrimenti tutti a casa". E la Lega è quella che rischia meno.Il deputato Luigi D'Eramo, il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, il capogruppo in consiglio comunale Daniele Ferella, e i consiglieri Luigi Di Luzio, Fabrizio Taranta, Elisabetta De Blasis, ieri pomeriggio hanno tenuto una conferenza a Villa Gioia, per chiarire la posizione della Lega in merito alle dimissioni di Biondi. Assente giustificato il consigliere Francesco De Santis, ma giustificato perché ieri è stato in giro in Abruzzo con il coordinatore federale del Movimento giovani padani, Andrea Crippa, deputato della Lega di 32 anni, e, dunque, non per eventuali "dissensi" con la linea del gruppo e di D'Eramo e Imprudente.La Lega ha voluto soprattutto evidenziare la «disponibilità» al rientro del primo cittadino nelle sue funzioni, liquidando il gesto eclatante del sindaco come una «provocazione». Un'interpretazione del gesto che in molti avevano inquadrato da subito da questa prospettiva: soprattutto un messaggio alla maggioranza di centrodestra in Comune, e poi contro il governo. Anche perché il sottosegretario alla Ricostruzione, Vito Crimi, ha sostenuto, a distanza di neppure un'ora dall'annuncio delle dimissioni da parte di Biondi, che il sindaco era al corrente del decreto e che sarebbe stato portato all'attenzione del Consiglio dei ministri la prossima settimana.Tutto gira, quindi, intorno alla ricomposizione della nuova giunta comunale. Anche se D'Eramo ha precisato che «non siamo interessati al numero di posti in giunta e neppure al tipo di cariche, ma vogliamo un esecutivo di qualità, con uomini e donne di spessore, perché alle sfide alle quali è chiamata, l'amministrazione dia risposte immediate. Per questo», ha sottolineato D'Eramo, «sono importanti le persone, che dovranno essere in grado di occuparsi dei grossi temi ancora sul tavolo: al di là delle appartenenze politiche, deve corrispondere anche la capacità dei singoli soggetti». Ma D'Eramo ha anche precisato, riferendosi agli alleati di centrodestra in Comune, che «non si possono chiedere cose per un consenso che non si è ricevuto, è un problema di "ineducazione politica"». Sulla stessa lunghezza d'onda il vice presidente della giunta regionale, Imprudente, che si è detto anche «emozionato» per essere rientrato, per la prima volta dopo l'investitura delle cariche regionali, nell'edificio dell'aula consiliare del Comune. «C'è bisogno di una giunta che risolva i problemi della città», ha sottolineato, «e per la soluzione dei problemi ci riferiamo anche all'opposizione, almeno sui temi strategici». Anche il capogruppo Ferella ha ricalcato come la Lega sia «a disposizione del sindaco, con le nostre capacità e competenze. Quindi, raccogliamo la provocazione di Biondi e andiamo avanti. Ci sono problemi enormi da affrontare, come la ricostruzione - quella pubblica da avviare, quella privata da accelerare -, le opere pubbliche, a cominciare dal ponte di Belvedere. Bisogna aprire un ragionamento per le aree strategiche», ha concluso Ferella. Il problema della riduzione di un posto in giunta - quello occupato ora dal vice sindaco e assessore alle Opere pubbliche e Bilancio, Raffaele Daniele - potrebbe essere risolto con la sostituzione di Monica Petrella (Daniele D'Angelo "Parkeller" è in fermento), e dunque i posti disponibili tornerebbero a 5. Così come la Lega ha chiesto ancora un chiarimento «da parte di alcuni gruppi consiliari». Il riferimento è a Insieme per L'Aquila (Jr Silveri, Colantoni, Colonna, Della Pelle e Scimia), accusato di aver fatto la campagna elettorale in Regione per Liris, che è passato da FI a FdI, ma Silveri e soci in consiglio comunale fanno gruppo a sé, rivendicando così due assessorati. Però se loro stanno con FdI, il partito del sindaco ne ha già due in giunta, Mannetti e Piccinini.È su questo campo, forse, che si gioca la partita. Domani i primi chiarimenti, con le consultazioni che saranno avviate dal coordinatore regionale di FdI, Etel Sigismondi.

Sindaci e amministratori provinciali: confidiamo che Biondi torni al suo posto

«Pieno supporto al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi», da parte di sindaci e amministratori della provincia dell'Aquila, che hanno messo nero su bianco il loro sostegno al primo cittadino del capoluogo.«L'impegno di Biondi sulla questione del riequilibrio delle aree interne, il rilancio della sanità nelle zone più disagiate e il fatto che L'Aquila, dopo anni di isolamento, abbia ripreso a dialogare con tutte le realtà del territorio provinciale, ci portano ad esprimergli la nostra vicinanza politica e umana. Le sue dimissioni siano monito per il governo nazionale, affinché vengano stanziate nel più beve tempo possibile le risorse necessarie per il riequilibrio del bilancio del Comune capoluogo di regione. Al contempo invitiamo le forze del centrodestra aquilano a rinsaldare l'unità d'intenti, che ha consentito di vincere le elezioni amministrative del 2017 e le regionali del 10 febbraio scorso. Auspichiamo che Biondi riconsideri la sua posizione: un gesto che non sarebbe una marcia indietro quanto, piuttosto, il segnale per continuare a guardare avanti e completare il disegno delineato in quasi due anni di amministrazione a sua guida, durante i quali già molto si è fatto anche per il rilancio delle aree interne abruzzesi e il riequilibrio con le zone costiere. Per queste ragioni confidiamo che il sindaco Biondi torni al più presto alla guida della nostra città-territorio».Il documento è firmato da: Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell'Aquila; Vincenzo Calvisi, consigliere provinciale; Pierluigi Del Signore, consigliere provinciale; Mauro Tirabassi, consigliere provinciale; Settimio Santilli, sindaco di Celano; Antonella Buffone, sindaco di Balsorano; Paolo Federico, sindaco di Navelli; Enzo Di Natale, sindaco di Aielli; Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo; Mariangela Amiconi, sindaco di Magliano de' Marsi; Antonio Paraninfi, sindaco di Oricola; Sara Cicchinelli, sindaco di Civita d'Antino; Ivo Cassiani, sindaco di Caporciano; Antonio Silveri, sindaco di Ofena; Gianfranco Sirolli, sindaco di San Benedetto in Perillis; Domenico Nardis, sindaco di Villa Sant'Angelo; Giovanni Berardinangelo, sindaco di Sant'Eusanio Forconese; Massimiliano Giorgi, sindaco di Montereale; Giuseppe Lo Stracco, sindaco di Bugnara; Sandro Ciacchi, vice sindaco di Gagliano Aterno; Domenico Di Cesare, sindaco di Carapelle Calvisio; Ludovico Marinacci, sindaco di Calascio; Massimo Tomassetti, sindaco di Collepietro; Luigina Antonacci, sindaco di Castelvecchio Calvisio; Fabrizio Boccabella, sindaco di Fossa; Luigi Fasciani, sindaco di Molina Aterno.

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